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Ravanusa: forte esplosione provoca il crollo di 7 palazzine

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Un’ingente perdita di gas nella rete di metano a Ravanusa, nell’Agrigentino, ha causato ieri sera un’esplosione che ha provocato il crollo di almeno sette palazzine e che è stata sentita anche nei paesi vicini. Secondo le prime informazioni, a fare da innesco allo scoppio potrebbe essere stato anche l’ascensore di una delle palazzine, ma i vigili del fuoco non escludono alcuna ipotesi.

Al momento due donne sono estratte vive dalle macerie, si tratta di Giuseppa Montana e Rosa Carmina, mentre un uomo e una donna sono morti. Le donne sono un’anziana di 80 anni, portata all’ospedale di Licata con gravi fratture, e, secondo i primi accertamenti, la cognata, che i soccorritori sono riusciti a rintracciare dallo squillo del cellulare e che è stata trasportata ad Agrigento. Sono ancora 7 le persone disperse, tra cui una giovane incinta che avrebbe dovuto partorire mercoledì. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta per disastro colposoa carico di ignoti.

L’esplosione è avvenuta in via Trilussa. A Sky Tg24 Luigi Lana, membro della polizia municipale di Ravanusa, ha parlato di una situazione difficile perché lo scoppio dei tubi del metanodotto ha creato dei focolai sotterranei complicati da estinguere. Intanto arrivano i soccorsi dalla provincia. Numerose squadre di volontari della Protezione civile, dei vigili del fuoco e della Croce rossa, provenienti da diversi Comuni dell’Agrigentino, si sono recati a Ravanusa dove in centro si sono radunati tante persone spaventate e in ansia per la sorte dei loro cari.

Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, ha spiegato: “per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita”. Il primo cittadino ha poi precisato: “In tutto ci sono una cinquantina dipersone sfollate molte hanno trovato sistemazione nelle loro famiglie, altre sono state sistemate anche in una scuola”.

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