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Referendum: faccia a faccia tra Renzi e Landini

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Faccia a faccia sul referendum tra il premier Matteo Renzi e Maurizio Landini della Fiom durante la trasmissione “In Mezz’ora” su Rai 3. “Tutta la Cgil ha dato indicazione ai suoi iscritti di andare a votare. Noi non siamo contrari a cambiare la Costituzione ma non così”.

La riforma è malfatta. Si passa da un bicameralismo imperfetto a uno sbagliato”, così il segretario  Landini esprimendo la sua contrarietà alla riforma.

Ma il premier non ci sta e replica: “Per 70 anni non si è fatto nulla e chi guida il fronte del no al referendum ha promesso riforme che non sono mai state fatte. L’Italia è ferma, per aiutare i poveri e il ceto medio non bisogna difendere la casta ma bisogna fare le cose”. Poi Renzi chiarisce alcune esternazioni fatte ieri sempre sul referendum:

“Io no ho definito ‘accozzaglia’ chi non vota per me, però mi chiedo come sia possibile costruire qualcosa tra forze tanto diverse. Se ho offeso qualcuno mi scuso”.

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Landini però rincara la dose: “Noi siamo per il superamento del bicameralismo. Ma non in questo modo. Questo è malfatto. A questo punto meglio eliminarlo il Senato. Personalmente trovo che se si andasse a una riforma della Costituzione con una legge elettorale che da’ un potere ad un partito di grandi dimensioni, il mio problema allora, è che vorrei mantenere una Costituzione in cui si possano cambiare i governi senza il rischio che mi arrivi il Trump di turno che modifica tutto”.

“Non vorrei che dopo gli acrobati arrivino i clown”,ha sottolineato Landini che non dimentica il lavoro:

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“Siamo un paese dove ormai metà delle persone non va più a votare. C’è un livello di diseguaglianza sociale che non ha precedenti. Dopo questo referendum – ha aggiunto – in primavera ce ne saranno altri, per abrogare leggi sbagliate sul lavoro. Se ora la legge tutela l’imprenditore e non il lavoratore e pensa di poter comprare e vendere e licenziare persone, siamo davanti ad un elemento che divide il Paese”, ha concluso il segretario del sindacato.

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