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Regionali, gli impresentabili per l’Antimafia sono 13

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Sono tredici gli “impresentabili” alle prossime elezioni regionali. Nove in Campania, tre in Puglia e uno in Valle d’Aosta. Lo ha reso noto la Commissione parlamentare Antimafia dopo lo screening delle liste elettorali nelle 7 regioni al voto il 20 e il 21 settembre. In quattro territori, stando ai parametri del codice di autoregolamentazione e della legge Severino, le liste sono pulite. Diminuiscono quindi di 4 i volti “bocciati” rispetto ai 17 della scorsa tornata elettorale nelle regioni.

Nella “Black list” campana compaiono 9 nomi, in base alle verifiche disposte attraverso la Direzione Nazionale Antimafia: cinque sono candidati con Vincenzo De Luca, quattro con Stefano Caldoro.

Sabino Basso (“Campania libera- De Luca Presidente”, per Vincenzo De Luca Presidente), imputato di riciclaggio il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Avellino; Orsola De Stefano, Lega Salvini Campania, imputata di concussione; Maria Grazia Di Scala (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata di concussione; Aureliano Iovine (“Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca”, per Vincenzo De Luca Presidente), imputato di plurimi reati tra cui associazione per delinquere di stampo mafioso; Michele Langella (“Campania in Europa”, per Vincenzo De Luca Presidente), imputato di riciclaggio; Monica Paolino (“Forza Italia Berlusconi con Caldoro”, per Stefano Caldoro Presidente), imputata per scambio elettorale politico-mafioso. Francesco Plaitano (“Partito Repubblicano Italiano”, per Vincenzo De Luca Presidente), già segnalato nel 2015 dalla Commissione antimafia; Francesco Silvestro (Forza Italia – Berlusconi con Caldoro). Infine per la legge Severino finisce nella lista nera dell’Antimafia Carlo Iannace (De Luca presidente).

In Puglia sono tre i candidati ‘impresentabili’. Si tratta di Silvana Albani (“Puglia Solidale Verde” per Michele Emiliano Presidente), imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Catanzaro; Vincenzo Gelardi (“Partito del Sud Meridionalisti Progressisti” per Michele Emiliano Presidente), imputato di plurimi reati di trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Raffaele Guido (Fiamma tricolore, imputato per diversi reati tra cui tentata violenza privata).

“Bocciato” in Valle d’Aosta Augusto Arduino Rollandin (Per l’autonomia), che fu sospeso il 28 marzo 2018 dalla carica di consigliere regionale e vicepresidente della giunta.

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