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Regno Unito, Liz Truss si dimette. Il più breve mandato della storia britannica

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Dopo solo 45 giorni alla guida del Regno Unito la premier Liz Truss annuncia le sue dimissioni. E’ il mandato più breve dei primi ministri nella storia britannica.

Non sarà più la leader del Partito conservatore e rimarrà nella carica di primo ministro solo fino a quando non sarà scelto un successore. In una breve dichiarazione a Downing Street la Truss ha spiegato di essere arrivata al potere in un momento di grande instabilità economica e internazionale. “Famiglie e aziende erano preoccupate di come pagare le bollette. Sono stata eletta con il mandato di cambiare, ma data la situazione non posso farlo”.

La Truss ha annunciato le dimissioni dopo aver ricevuto a Downing Street Sir Graham Brady, presidente dell’influente comitato 1922 dei parlamentari conservatori, e i suoi più stretti alleati, la vicepremier Therese Coffey e il presidente dei Tory, Jake Berry.

Graham Brady fa sapere che sarà possibile andare al voto per la nuova leadership del partito conservatore entro il prossimo 28 ottobre e quindi il nuovo premier potrà essere eletto prima della dichiarazione di bilancio che avrà luogo il 31. Si vocifera che i Tory sceglieranno probabilmente tra l’ex cancelliere Rishi Sunak e Penny Mordaunt. Jeremy Hunt, attuale cancelliere dello Scacchiere invece non si candiderà alla guida dei Tory e dunque alla premiership. Come riporta il Guardian, non correranno per la leadership nemmeno Michael Gove e Tom Tugendhat. Intanto, laburisti e LibDem insistono con la necessità di tornare a votare.

Nel breve suo discorso di dimissioni, la Truss ha inoltre definito anche la guerra illegale di Putin in Ucraina come un elemento che minaccia la sicurezza di tutto il nostro continente. “Il nostro Paese era stato frenato per troppo tempo dalla bassa crescita economica”. Durante queste 6 settimane al governo la Truss ha detto di essersi concentrata sulle bollette dell’energia e sul taglio dell’assicurazione nazionale e di aver definito una visione per un’economia a bassa crescita fiscale e ad alta crescita, che sfrutterebbe le libertà della Brexit.

Truss ha poi reso noto di aver parlato con Sua Maestà Re Carlo III per informarlo delle dimissioni. “In mattinata – ha aggiunto – ho incontrato il presidente del Comitato 1922, Sir Graham Brady. Abbiamo concordato che ci saranno elezioni per la leadership da completare la prossima settimana. Ciò consentirà di rimanere sulla strada per realizzare i nostri piani fiscali e mantenere la stabilità economica e la sicurezza nazionale del nostro Paese”.

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