Respinta al pronto soccorso perché senza test anti-Covid: 25enne abortisce a Sassari
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Ennesimo dramma legato alla cattiva gestione della sanità complicata dall’emergenza Covid. Una 25enne, Alessia Nappi, alla quinta settimana di gravidanza, ha infatti abortito dopo che è stata respinta al pronto soccorso della Clinica ostetrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari perché priva dell’esito di un tampone Covid. Contemporaneamente è stato impossibile verificare la presenza del virus a causa della mancanza di test anti-Covid presso la medesima struttura. Ora un’ispezione del ministero della Salute e un’indagine interna dell’Azienda cercheranno di far luce su quanto accaduto.
Secondo la testimonianza del marito, che vuole giustizia, Alessia, in preda a dolori molto forti e perdite di sangue, è andata al pronto soccorso ma, per poter accedere alla clinica ginecologica ed essere visitata, avrebbe dovuto esibire un tampone negativo che non aveva e che non era disponibile neppure presso il nosocomio.
La donna, vaccinata e in precarie condizioni di salute, è stata quindi rimandata a casa, dopo che i medici le avevano prescritto una tachipirina e un tampone molecolare. Poco dopo però, le sue condizioni sono peggiorate e la giovane ha perso il bambino per un aborto spontaneo. La coppia ha quindi presentato un esposto alla procura della Repubblica.
La vicenda ha dell’incredibile. “Ciò che mi è successo è inaudito e non deve più accadere. So che ci sono tanti medici e infermieri in gamba, che fanno il loro dovere e sono sotto pressione. Nel mio caso però – ha raccontato la donna a Il Messaggero – è mancata un minimo di umanità”.