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Riforme: Grasso, “emendamenti Lega irricevibili”. M5s: “così si crea un precedente”

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Il presidente del Senato Pietro Grasso dice no agli 80 milioni di emendamenti della Lega sulle riforme. “Per rispettare i tempi stabiliti dal calendario dei lavori la presidenza è impossibilitata a vagliare nel merito l’abnorme numero di emendamenti se non al prezzo di creare un precedente che consenta di bloccare i lavori parlamentari per un tempo incalcolabile” queste la parole di Grasso che trova il consenso nel Pd per la scelta.

Critica la reazione della Lega e del M5s. Il pentastellato tra Vito Crimi si è dichiarato “allarmato” per la decisione di Grasso, che creerebbe un “precedente”. Secondo il senatore M5S in futuro , su altre leggi, potrebbero essere fissati tempi di voto molto più brevi, e dichiarare irricevibili “anche solo 100 emendamenti”.

“Vi invito a riflettere – ha risposto Grasso – Io ho parlato dell’abnormità del numero degli emendamenti. M5s ne ha presentati 117. Tra 117 e 85 milioni di emendamenti c’è quel ‘range’ che costituisce l’abnormità. E’ stato calcolato che ci vorrebbero 17 anni per esaminarli. L’abnormità non è soggettiva ma oggettiva”.

Secondo la presidenza restano da esaminare ancora 383.500 emendamenti.

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