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Riforma Senato: via libera dalla Camera

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Un voto segnato dalle polemiche all’interno dei principali gruppi parlamentari, quello avente ad oggetto il Titolo V della Costituzione.

Nonostante i dissensi interni, Forza Italia ha votato per il no al ddl Boschi che modifica il Senato, approvato in tarda mattinata alla Camera con 357 sì, 125 no e 7 astenuti

A favore del ddl Boschi hanno dunque votato Pd, Area popolare (Ncd più Scelta civica) e Pi-Cd. Contrari, come già detto Forza Italia e anche Lega, Fdi-An, Alternativa libera e Sel. I deputati M5s hanno abbandonato l’aula. In dissenso rispetto al gruppo si sono espressi, tra gli altri, Stefano Fassina (Pd) che non ha partecipato al voto, Gianfranco Rotondi (Fi) che ha votato sì, Giovanni Monchiero (Sc) che non ha votato il testo.

Critici i deputati dem Gianni Cuperlo, Rosy Bindi e Alfredo D’Attorre che avvertono: se non ci saranno modifiche, questo sarà l’ultimo sì.

Il ddl costituzionale supera così la prima lettura di Senato e Camera. Dovrà ora tornare a Palazzo Madama per avviare l’iter della seconda lettura, come prescrive l’articolo 138 della Costituzione sulle modifiche della Carta

Il premier Matteo Renzi ha subito commentato su Twitter: “Un Paese più semplice e più giusto”. Tuona invece Vendola: “La fretta con cui Renzi vuole il suo trofeo, quello del più riformatore di tutti, è una fretta pericolosa. Quando si tocca un oggetto delicato, prezioso e complesso come la Costituzione, bisogna farlo con molta cautela. Se rotto, è difficile ricostruirlo”. 

Silvio Berlusconi, intanto, plaude la compattezza del  gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati che ha votato compattamente contro il disegno di Legge di riforma della Costituzione proposto dal Governo Renzi dichiarando:” Le cassandre che sui giornali descrivevano il nostro come un movimento politico lacerato, diviso in mille fazioni e pronto ad esprimersi in ordine sparso, sono state smentite dal senso di responsabilità dei nostri rappresentanti”. 

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