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Roma è pronta per festeggiare la Ue il 25 marzo

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Roma 08-03-2017.Senato-Aula: comunicazioni del presidente del consiglo Paolo Gentiloni in previsione del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo. Nella foto Paolo Gentiloni

Roma – Il Capo del governo Paolo Gentiloni ha tenuto un discorso al Senato e alla Camera dei deputati in vista del Consiglio europeo di questo fine settimana. I 28 capi di Stato e di governo dell’Unione si incontreranno a Bruxelles per preparare la giornata delle celebrazioni dei 60 anni dei Trattati di Roma. Il 25 marzo la capitale italiana “Sarà un cantiere di dibattiti europei”, ha detto Gentiloni, che poi ha aggiunto “Sono qui per chiedere il vostro sostegno, perché un Parlamento coeso ci rende più forti in Europa”. Un discorso quello di Gentiloni molto europeista ma anche pungente verso Bruxelles: “l’Europa deve sapere che le riforme in Italia non si sono fermate e neanche sono state minimamente rallentate. Lo sappiamo di non essere i primi della classe, ma stiamo lavorando nell’interesse comune” ha concluso il Premier italiano, che poi si è detto anche “favorevole ad una Unione europea a più velocità con una integrazione a livelli differenziati”.

Strasburgo – Il Consiglio d’Europa, l’organizzazione internazionale sulla difesa dei Diritti umani, ha pubblicato un rapporto sulle condizioni dei migranti e dei rifugiati. Il nostro Paese è sotto osservazione con 180 mila sbarchi nel 2016 di cui 25 mila minori non accompagnati. “L’Italia deve migliorare la capacità di gestione del sistema d’asilo, le politiche di integrazione e combattere la corruzione nel campo dei servizi collegati all’immigrazione” ha fatto saper da Strasburgo il Segretario generale, l’Ambasciatore Tomas Bocek. Il Consiglio d’Europa, nel suo rapporto, ha anche messo in guardia l’Italia contro le debolezze del sistema dei rimpatri volontari o forzati che rischiano di incoraggiare l’afflusso di un sempre maggiore numero di migranti economici irregolari.

Strasburgo – Il Commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, si è detto molto preoccupato per la nuova legge ungherese che prevede la detenzione automatica dei richiedenti asilo fino. “Secondo la giurisprudenza della Corte europea, privare tutti indistintamente della propria libertà è una chiara violazione della Convenzione dei diritti dell’uomo” ha evidenziato il Commissario europeo – che ha aggiunto – “L’Ungheria deve promuovere alternative valide alla detenzione e deve astenersi dall’applicarla sui minori”.

Londra – Arriva un altro ostacolo sul percorso della Brexit. Il Regno Unito non sembra pienamente convinto dopo il referendum popolare dello scorso 23 giugno. La camera Alta di Westminster, ha approvato un emendamento che vincola il Governo inglese a chiedere il voto del Parlamento per l’approvazione dei negoziati prima dell’uscita definitiva del Regno Unito dall’Unione europea. Il governo conservatore di Theresa May esce sconfitto per la seconda volta dopo quello sulla tutela della libertà di circolazione dei cittadini europei sul suolo inglese.

Gr Europa

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