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Roma, esonerato Di Francesco: a Trigoria torna Claudio Ranieri

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LEICESTER, ENGLAND - SEPTEMBER 17 : Manager Claudio Ranieri of Leicester City at King Power Stadium ahead of the Barclays Premier League match between Leicester City and Burnley at the King Power Stadium on September 17th , 2016 in Leicester, United Kingdom. (Photo by Plumb Images/Leicester City FC via Getty Images)

La notizia era nell’aria da mercoledi sera, e infatti lo avevamo anticipato nel precedente articolo post Porto-Roma. Adesso è ufficiale: Eusebio Di Francesco non è più l’allenatore della Roma. L’annuncio è arrivato a borsa chiusa con un breve comunicato del club dopo l’ennesimo mega-vertice dirigenziale a Trigoria, arricchito dai consueti collegamenti Skype con Boston e Londra per parlare, rispettivamente, col presidente Pallotta e il “consigliori” del patron Franco Baldini. Quest’ultimo è una sorta di Casaleggio romanista, lavora nell’ombra. In mattinata invece il futuro dell’allenatore abruzzese, seppur sempre legato a un filo, sembrava un po’ più solido di quanto poteva apparire a prima vista, soprattutto a causa di una reale mancanza di alternative di largo respiro, ovvero un nome non limitato ai prossimi tre mesi. Poi nel pomeriggio è arrivata la decisione irrevocabile del club resa nota su Twitter: “L’ AS Roma comunica che da oggi Eusebio Di Francesco non è più il responsabile tecnico del club. La società ringrazia l’allenatore per il lavoro svolto sulla panchina giallorossa e gli augura il meglio per il futuro”. Un comunicato al quale si sono aggiunte le parole di James Pallotta: “Da parte mia e di tutta l’As Roma, vorrei ringraziare Eusebio per l’impegno profuso. Ha sempre lavorato con un atteggiamento professionale e ha messo al primo posto gli interessi del club rispetto a quelli personali. Gli auguriamo il meglio per la sua carriera”.

La Roma a Claudio Ranieri. Per la serie: a volte ritornano. Oppure, se preferite, corsi e ricorsi storici. Manca solo l’ufficialità per conoscere i dettagli dell’accordo con l’ex allenatore capace di vincere la Premier League alla guida del modesto Leicester, ma sarà lui a “traghettare” la Roma fino al termine di questa stagione. Poi si vedrà. Come avevamo anticipato, chiuso da ieri il discorso Paulo Sousa che si è accordato con il Bordeaux. Scartata l’ipotesi Christian Panucci, Roberto Donadoni ha detto no a un impegno limitato al prossimo trimestre. Non a caso in giornata l’ex tecnico del Bologna ha dichiarato: “Sono onorato di essere accostato alla Roma ma, contrariamente a quanto leggo dagli Stati Uniti, non ho avuto nessun contatto. In ogni caso, pur essendo onorato dell’accostamento, per il mio modo di lavorare non sarei disponibile ad un incarico di breve termine”.

Il precedente di Ranieri sulla panchina della Roma. Da poco esonerato dal Fulham, “nonno” Ranieri torna a Trigoria dopo 8 anni: si vocifera che sia stato soprattutto Francesco Totti a caldeggiare la scelta dell’allenatore romano di Testaccio, il quale nella stagione 2009-2010, dopo aver preso il posto del dimissionario Luciano Spalletti a inizio stagione, sfiorò il quarto scudetto della storia romanista. La sua Roma fu beffata dall’Inter di Mourinho e dello storico “Triplete” solo all’ultima giornata. Come Spalletti, si dimise anche lui nel 2011 dopo un rocambolesco Genoa-Roma 4-3 (i giallorossi vincevano 3-0). Ma quella era ancora la Roma dei Sensi. Poi la gestione americana cacciò Montella (che nel frattempo aveva preso il posto dello stesso Ranieri), dicendo che era necessaria una rottura col passato. Peccato che successivamente gli americani (alla guida del club dal 2011), smentendo di fatto la politica della discontinuità, richiamarono: prima Zeman, poi Spalletti e ora Ranieri. Complimenti per il fallimentare progetto tecnico.

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