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Roma, lo strappo di Virginia Raggi: “I bimbi non vaccinati possono andare a scuola”

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Sulla questione vaccini, l’Assemblea Capitolina ha approvato all’unanimità una mozione in cui viene deciso di consentire ai bimbi non ancora vaccinati di concludere l’anno scolastico 2017/2018, senza interruzione della didattica. Il sindaco Virginia Raggi subito dopo con una lettera, ha informato della votazione del Campidoglio il ministero della Salute, quello dell’Istruzione, la Regione Lazio e l’Anci.

La lettera della Raggi. Il sindaco della Capitale scrive: “L’intera Assemblea Capitolina ha ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell’attività e del percorso educativo considerando quest’ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità”. Inoltre, nella missiva la Raggi aggiunge: “La legge condanna con una multa i genitori dei bambini non vaccinati, in proporzione all’entità della mancanza, ma, almeno nella scuola dell’obbligo e a differenza della scuola dell’infanzia, non obbliga all’allontanamento del loro bambino. Come se non fosse il contagio la preoccupazione principale del legislatore, quanto piuttosto la sanzione amministrativa da comminare ai genitori colpevoli di omissione. Ma se è così, appare ancor più cogente la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l’attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso”.

Le conclusioni del sindaco di Roma. Virginia Raggi conclude la lettera scrivendo: “Tutto ciò induce a ritenere molto fondata la richiesta formulata dall’Assemblea Capitolina, che la Sindaca di Roma in questa nota rappresenta con profondo convincimento alle SS.VV. Bisogna salvaguardare la linearità di percorso di un bisogno educativo, che non si può negare per alcun motivo plausibile e che si tratta invece di garantire, consentendo a tutti i bambini, a partire da quelli tra 0 e 6 anni, di giungere alla conclusione dell’anno educativo e scolastico 2017/2018 senza interruzioni di sorta nella frequenza e nella totale continuità educativa e didattica”.

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