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Ronaldo sbaglia, la Juve no: Chievo affondato senza problemi. Milan ok in attesa di Piatek

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Concluso il turno di campionato numero 20, bene Milan e Juventus ma è sempre Ronaldo a prendersi i titoli nel bene e nel male

Si conclude la 20.ma giornata di Serie A, come? Con un 3-0 secco della Juventus ai danni di un Chievo troppo inferiore sul piano tecnico e mentale per opporre resistenza. Allo Stadium la squadra di Allegri riporta la distanza dal Napoli a più 9, qualora ci fossero dubbi in merito. Gara facile dunque per i bianconeri, sbloccata da  una magia di Douglas Costa al minuto 13 del primo tempo, per poi raddoppiare con Emre Can al minuto 45, allo scadere del primo tempo. Match chiuso sul finale di gara grazie alla rete di Rugani. Tutto nella norma insomma, se non fosse per Ronaldo che per una sera si  mette al pari dei comuni mortali fallendo un tiro dal dischetto, anche se per esattezza il merito va tutto a Sorrentino, capace di ipnotizzare il fenomeno portoghese senza alcun timore reverenziale.

LA RIVINCITA DI SORRENTINO- Del resto Sorrentino nella sua lunga carriera ha sempre dimostrato di avere una spiccata personalità, contro Ronaldo una piccola soddisfazione malgrado il 3-0 subito nell’arco dei 90 minuti e quella posizione di classifica che ora inizia a farsi davvero svilente. C’è una curiosità legata alla parata del portiere clivense, nella gara di andata, la prima di campionato i veronesi al minuto 56 erano addirittura in vantaggio per poi essere rimontati e battuti sul finale da un goal di Bernardeschi. Poco prima del goal dell’ex viola, lo scontro fortuito tra Ronaldo e Sorrentino nel quale l’estremo difensore aveva la peggio, uscendo addirittura in barella, con tanto di polemica social da parte della compagna nei confronti di Cr7 che anche in quell’occasione chiudeva a zero, fornendo un assist importante a chi non credeva che in Italia avesse fatto come in Spagna. Voci poi smentite dalla doppietta casalinga contro il Sassuolo del 16 settembre mentre Sorrentino abbandonava la scena fino alla gara casalinga con l’Empoli del 2 settembre.

ALLEGRI: «Abbiamo fatto una buona gara, non era semplice: poteva esserci stanchezza e poca attenzione, invece ho visto ragazzi maturi e di grande responsabilità. E’ arrivata un’altra vittoria, una in meno verso la conquista del campionato. Emre Can? Ha fatto una buona gara come tutti. E vedere giocare Dybala così è un piacere. Ronaldo stamattina in allenamento ha sbagliato un rigore dalla stessa parte».

GENOA-MILAN 0-2- Il Milan è quarto malgrado, malgrado squalifiche e defezioni varie, nonchè l’ammissione da parte di Gattuso di una rifinitura pessima proprio in vista della gara con il Genoa. Il Milan rientrato da Gedda a testa altissima è un’altra squadra rispetto al Genoa orfano di Piatek (al momento per squalifica) e vince 2-0 grazie alle reti di Borini e Suso, quest’ultimo esente da esultanza, per aver militato nel grifone. Lazio e Roma dunque scavalcate in un colpo solo, nonostante la prima mezzora si giochi spesso dalle parti di Donnarumma, abile a chiudere su Lazovic e Bessa. I rossoneri si svegliano nel finale di tempo con un palo meraviglioso di Paquetà al debutto in campionato. Nella ripresa Borini sblocca il match al minuto 72 ancora una volta grazie a Conti subentrato a Zapata infortunato, poi lo chiude Suso in contropiede (82′) dopo una clamorosa traversa di Veloso, da brividi per un Gattuso in tribuna ma ugualmente coperto per evitare le folate di vento gelido che il clima di Genova ha riservato per il pomeriggio. Pollice in alto dunque per un Milan bello, vivo, dinamico e non più Higuain dipendente.

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