ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Russiagate, l’ex capo FBI Comey inchioda Trump che ora rischia l’impeachment

2 min read

Rivelazioni clamorose arrivano dalla dichiarazione scritta con cui giovedi 8 giugno l’ex capo dell’FBI James Comey aprirà la sua audizione in Senato. In una conversazione del 27 gennaio scorso, Donald Trump avrebbe chiesto lealtà a Comey: “Il presidente americano Donald Trump mi ha chiesto di lasciare andare le indagini sull’ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn. ‘E’ un bravo ragazzo’, mi ha detto”. Insomma, Trump chiese di insabbiare l’inchiesta. In particolare, il tycoon americano, chiese di lasciar cadere le indagini sul suo ex consigliere per la sicurezza nazionale. Una dichiarazione esplosiva, quella di Comey, che potrebbe aprire la via dell’impeachment per Trump.

La dichiarazione dell’ex capo dell’FBI anche sul Russiagate. Si tratta di 7 pagine che Comey leggerà nella sua audizione pubblica sotto giuramento davanti alla commissione intelligence. Una deposizione da sempre temutissima dalla Casa Bianca e che Trump ha deciso di non bloccare rinunciando al “privilegio esecutivo”, ma che comunque potrebbe segnare l’inizio della fine della sua presidenza se l’ex direttore del Bureau, come sembra, confermerà le pressioni da lui subite nel Russiagate prima di essere silurato. Il presidente americano gli avrebbe chiesto di “togliere la nube” che comprometteva la sua capacità di agire per il Paese e di rendere noto il fatto che non era indagato. Comey ha raccontato anche che era preoccupato che la cena fosse in parte finalizzata “a creare una sorta di relazione di sostegno”. Con Trump inoltre ebbe ben nove colloqui faccia a faccia in quattro mesi, di cui tre di persona e sei al telefono.

Una vera spada di Damocle per Donald Trump. Tutto questo proprio nel giorno in cui Michael Rogers, capo della National Security Agency, e Dan Coates, direttore della National intelligence, sembravano essere venuti in soccorso del capo della Casa Bianca. Pur rifiutandosi di parlare dei colloqui con Trump, infatti, entrambi hanno sostenuto davanti alla stessa commissione del Senato di non aver mai ricevuto ordini per fare alcunché di illegittimo, né di essersi mai sentiti sotto pressione. Una situazione a questo punto esplosiva che come detto potrebbe aprire la via dell’impeachment per Donald Trump.

Autore