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Salah: “no a estradizione ma collaborerà”. Parigi: “consegnatelo a noi entro 3 mesi”

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E’ terminato il primo interrogatorio, dopo la cattura, per Salah Abdeslam presso la sede della polizia federale. Ad interrogarlo un giudice belga alla presenza dell’avvocato del terrorista.

Secondo il legale di Salah arrestato ieri a Bruxelles, si opporrà alla richiesta di estradizione in Francia, mentre collaborerà con la giustizia belga. L’accusa da parte è di “stragi terroristiche e partecipazione ad attività di un gruppo terroristico”.

Media locali riferiscono invece che “era previsto che Salah si facesse esplodere” insieme agli altri kamikaze dello Stade de France. Il legale del terrorista ha riferito che il motivo per il quale ciò non è avvenuto è stato spiegato dallo stesso Salah agli inquirenti durante l’interrogatorio.

E’ terminato anche l’interrogatorio del 26enne franco-marocchino, che potrebbe ora essere “consegnato” alla giustizia francese piuttosto che, “estradato”, procedura che richiede più tempo.

Intanto la Francia ha emesso un nuovo mandato d’arresto europeo a carico di Salah Abdeslam, aggiungendo nuove accuse al precedente con la speranza di velocizzare l’estradizione dal Belgio. Parigi spera che Bruxelles consegnerà Salah entro 60 giorni, che potrebbero diventare 90 se l’arrestato farà ricorso. E assicura che il rifiuto espresso dal terrorista non impedirà l’esecuzione del mandato d’arresto europeo.

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