Salvini contro i pm: “Bloccano i conti della Lega per farci fuori. Attacco alla Democrazia”
2 min readE’ scontro Salvini-giudici. Il segretario della Lega Nord in seguito alla sentenza di primo grado sulle irregolarità in merito all’utilizzo di fondi pubblici (a luglio sono stati condannati l’ex tesoriere Belsito, Bossi e suo figlio Renzo), tuona contro le toghe: “Per la prima volta nella storia della Repubblica, i giudici stanno bloccando l’attività di un partito politico. E’ un attacco alla democrazia. Alcuni conti correnti sono stati stoppati; sono quelli di Emilia, Trentino e Bergamo. Da stamattina hanno cominciato a bloccare la possibilità di operare sui conti alla Lega senza che ci sia stato fornito un atto formale. Risultano bloccati anche quelli della provincia di Imperia, di Sanremo e Savona”. Matteo Salvini aggiunge: “Senza nessuna sentenza di condanna per eventuali errori commessi in passato da singoli si cerca di bloccare l’avanzata di un partito che è al suo massimo storico. C’è una scheggia della magistratura che fa politica. E’ un’opera di distruzione che non gli riuscirà, che grida vendetta. Se pensano di spaventare o fermare la Lega si sbagliano”.
Polemica a distanza tra Renzi e Salvini. Dal palco della festa dell’Unità di Frascati (Roma), il segretario del Pd, Matteo Renzi replica: “Pensate a come sta messo il centrodestra: tutti i giorni la Lega fa la morale a Roma ladrona ma nessuno che dica che c’è un partito che ha rubato i soldi del contribuente. La Lega deve dare 48 milioni di euro del contribuente. E nessuno ne parla. Salvini è tutti i giorni sui talk show, è dappertutto tranne che a Bruxelles, e nessuno che gli chieda dei soldi della Lega”. Da Matteo a Matteo, Salvini risponde a Renzi: “In questi minuti un mio omonimo segretario di partito dice che la Lega ‘deve restituire i 48 milioni di euro che ha rubato, e di cui non parla nessuno’. Sarebbe preoccupante che un segretario di partito, che si chiama democratico, se ne freghi di quanto dice la Costituzione, ovvero che un cittadino è innocente fino al terzo grado di giudizio. Renzi si vergogni. Al Pd non succede nulla perché evidentemente ha più amici dentro la magistratura”.
La precisazione del procuratore di Genova. Francesco Cozzi alla luce del polverone sollevato da Salvini puntualizza: “Quello emesso dal tribunale è un sequestro preventivo provvisorio. Se la sentenza di condanna di primo grado dovesse essere ribaltata in appello o in Cassazione, i soldi verranno restituiti. In fase di indagini preliminari la procura aveva già chiesto il sequestro ma il giudice per le indagini preliminari lo aveva rigettato perché ancora non era stato quantificato il danno. Adesso, con la sentenza è stato stabilito quanto è l’ammontare e quindi si è chiesto il provvedimento”.