Salvini: “Ok reddito cittadinanza e via alla legge Fornero”
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In vista della manovra economica Matteo Salvini, in un’intervista a Radio Anch’io ha parlato delle priorità del governo: “Vogliamo rispettare gli impegni presi con gli italiani restando nei vincoli imposti dagli altri. Se per mettere in sicurezza l’Italia dovessimo spendere un miliardo in più, lo spenderemmo. Cercheremo di fare tutto, rispettando quello che ci è chiesto da altri, sebbene non sia rispettato da altri paesi”. Così il ministro dell’Interno, Salvini.
Poi l’apertura al reddito di cittadinanza: dopo lo scambio di battute di ieri con Di Maio diachiara che sarà nella manovra. Salvini inoltre fa capire qual è la linea della Lega sui temi economici: “La priorità resta la legge Fornero, che è una legge palesemente sbagliata. Arrivare a quota 100 e mandare in pensione chi se lo è meritato” e in merito alla sentenza attesa sui fondi del partito, dichiara che il nome della Lega non sarà cambiato.
Sul ddl anticorruzione il vicepremier leghista frena l’entusiasmo del M5S che ha addirittura ribattezzato con l’hashtag #SpazzaCorrotti: “Sul Daspo a vita per i corrotti, previsto dal ddl anticorruzione, stiamo leggendo e rileggendo il testo: la lotta senza quartiere alla corruzione è una priorità, come quella alle mafie, e contro le mafie nel pacchetto sicurezza a cui sto lavorando ci sarà una stretta. Ma bisogna stare attenti a garantire che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, processi sommari non sono da paese civile. Ma chi corrompe deve pagare”.
L’altro vicepremier, Luigi Di Maio, parla di ore delicate per l’Ilva, ottimista sui risultati possibili, sottolinea che non si può prescindere dal reddito di cittadinanza e che la flat tax non dovrà aiutare i ricchi, e aggiunge che si sta decidendo su quanto utilizzare di investimenti in deficit.
Intanto in mattinata, a Palazzo Chigi il vertice di maggioranza tra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Tra i temi al centro della riunione, le priorità della manovra economica. Sono presenti anche il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, quello dell’Economia, Giovanni Tria, e quello degli Affari Europei, Paolo Savona.
