Saman Abbas, mandato di cattura internazionale per i genitori. Intanto si cercano tracce di dna sotto le unghie del cugino
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Un mandato di cattura internazionale nei confronti dei genitori di Saman Abbas, la 18enne di origine pachistana presumibilmente uccisa dalla sua famiglia circa due mesi fa, nella Bassa Reggiana, a Novellara, per aver rifiutato un matrimonio combinato con un cugino in patria. La Procura di Reggio Emilia ha già provveduto a inoltrare la richiesta di rogatoria al Pakistan e dunque è stato formalizzato l’iter che prevede l’arresto di Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, il padre e la madre della giovane ragazza. Dopo il presunto delitto della loro figlia, i due genitori sono fuggiti in Pakistan nel tentativo di far perdere le loro tracce. Probabilmente era il primo di maggio.
La coppia è indagata con l’accusa di omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Reati in concorso con lo zio di Saman (ritenuto l’esecutore materiale del presunto omicidio), ma anche con un cugino della 18enne. Entrambi sono al momento latitanti e le forze dell’ordine li stanno cercando in tutta Europa. Per le stesse accuse è poi indagato un secondo cugino, l’unico arrestato in tutta la vicenda che si trova già in carcere. Stando a quanto riporta la stampa locale, i carabinieri del Ris starebbero analizzando le sue unghie per verificare se ci sono tracce compatibili co il Dna di Saman, che gli investigatori avevano prelevato dai vestiti della 18enne sequestrati in casa dopo la scomparsa.
Intanto, vanno avanti senza sosta le ricerche del corpo della giovane. Oltre alle squadre delle forze dell’ordine, un gruppo di archeologi di Milano si è reso disponibile a collaborare. I militari che si occupano di setacciare le aree sotto osservazione hanno accettato l’aiuto. Contribuisce alle ricerche anche una squadra specializzata di cani della polizia tedesca che in passato furono usati per trovare i corpi dei coniugi Neumair in Alto Adige.