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Saronno, confermato l’ergastolo per l’ex medico Cazzaniga

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La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato l’ergastolo per Leonardo Cazzaniga, l’ex primario del pronto soccorso di Saronno (Varese) accusato di aver ucciso 10 persone. L’ex medico somministrava cocktail di farmaci letali ai malati, portandoli così al decesso. Tra le vittime, anche il marito e il suocero di Daniela Taroni, complice ed ex compagna di Cazzaniga oltre che ex infermiera.

I giudici hanno inoltre dichiarato la responsabilità civile dell’Asst Valle Olona che, pertanto, in caso di condanna definitiva dovrà risarcire i parenti delle vittime e le altre parti civili.

Cazzaniga si è sempre difeso sostenendo di aver voluto, con il suo mix di farmaci, semplicemente alleviare le sofferenze di pazienti affetti da patologie irreversibili.

In primo grado Cazzaniga era stato condannato dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio per 12 omicidi e assolto dall’accusa di aver provocato la morte di Domenico Brasca, paziente dell’ospedale affetto da cardiopatia e dal quadro clinico già compromesso. La Corte d’Assise d’Appello di Milano, presieduta dal giudice Giovanna Ichino, lo ha invece assolto per 3 delle cosiddette morti in corsia, giudicandolo colpevole dell’omicidio di Brasca.

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