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Sarri: “Lione squadra pericolosa ma discontinua. Pressione? Maggiore quella italiana”

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Sarri dopo De Ligt, oggi tocca al tecnico bianconero raccontare il morale della squadra alla vigilia della gara esterna di Champions. Iieri aveva parlato il difensore olandese.

Sarri dopo De Ligt, oggi tocca al tecnico bianconero raccontare il morale della squadra alla vigilia della gara esterna di Champions contro il Lione. Ieri aveva parlato il difensore olandese. Sarri attraverso i microfoni di Sportmediaset esordisce con un commento relativo alle gare a porte chiuse da giocarsi nel prossimo week end.

TUTTE A PORTE CHIUSE- Se Juve-Inter a porte chiuse allora anche tutte le altre di Serie A Perché se ci sono motivi di salute pubblica sono naturali, perché non è pensabile che a Roma, Bologna o Palermo non ci siano 2-300 persone che lavorano a Milano durante la settimana. Se questo motivo è preponderante deve valere per tutta la Serie A”.

IL SOGNO CHAMPIONS- “Se Juve-Inter a porte chiuse allora anche tutte le altre. Il peso della Champions? Sento questa responsabilità molto di più in Italia, dove siamo obbligati a vincere. In Europa invece è un sogno-obiettivo: se lo coroni è un’estasi, altrimenti è stato stato un bel viaggio. In Champions ci sono 10-12 squadre con l’obiettivo di vincerla, alcune più forti di noi, ma per il panorama attuale del calcio italiano è difficilissimo vincerla”.

SULLA RICHIESTA DI DIVIETO AI TIFOSI BIANCONERI- Il virus è un problema europeo, non italiano. In Italia abbiamo fatto 3500 tamponi e diversi sono risultati positivi, in Francia 300 e ne avete avuti meno. Ritengo che i nostri tifosi hanno tutto il diritto di essere qui. C’è un problema e tutti hanno il dovere di cercare di contenerlo e di risolverlo”.

SUL PESO DELLA CHAMPIONS- Io sento più il peso della responsabilità a livello italiano e sentiamo l’obbligo di centrare gli obiettivi. In Europa ci sono squadre con una potenza superiore alla nostra. In Europa siamo tra le 10-12 squadre che hanno l’obiettivo sogno. La Champions è un sogno, per il panorama del calcio italiano è un sogno difficilissimo, in vent’anni siamo stati superati da diversi movimenti calcistici. Essendo un obiettivo sogno siamo molto fortunati a poterlo inseguire. Se lo raggiungi è un’estasi”.

SU RABIOT- “Entrare nel calcio italiano non è semplice. Rabiot è in grande crescita. Ci lascia costantemente la sensazione di avere sempre qualcosa in più da tirare fuori. Il suo percorso di miglioramento è ben avviato, siamo molto fiduciosi”. 

COME STANNO I GIOCATORI- “L’allenamento più bello l’abbiamo fatto in Arabia prima della Supercoppa italiana quindi non mi fido più di tanto. La palla oggi viaggiava bene, è un buon indizio ma non c’è un corrispettivo al 100%. C’è nel lungo periodo, se la squadra si allena come oggi nei prossimi tre mesi allora siamo sulla strada giusta”.

SULLE SENSAZIONI- Il Lione è una squadra pericolosa, l’unico difetto è la discontinuità. E’ una squadra tecnica con 2-3 elementi di qualità tecnica e altri di qualità fisiche con accelerazioni pericolosissime. Abbiamo la necessità di fare una prestazione di alto livello altrimenti il risultato non arriva. Ma se la squadra si allena come oggi siamo forti. Abbiamo un centrocampo molto variegato a livello di caratteristiche. La partita di domani è difficile da interpretare. Servirà dinamismo in uno dei 3 nostri centrocampisti”.

SU RONALDO- Cristiano è un giocatore apprezzato in tutto il mondo. Bastano i numeri a parlare del suo stato di forma. E’ un giocatore trascinante, che sta bene dal punto di vista fisico e mentale”.

SU KHEDIRA E DOUGLAS COSTA- “E’ importantissimo che siano rientrati in gruppo. E’ bello sapere di poter fare affidamento su di loro in questa fase della stagione”.

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