Scontri a Bologna e Milano, Salvini: “Bisogna chiudere questi centri sociali occupati dai comunisti”
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Si infiamma la polemica in merito agli scontri avvenuti ieri a Bologna durante due manifestazioni, quella dei collettivi antifascisti e quella di “Riprendiamoci Bologna – Contro degrado, spaccio e violenza” promossa dalla Rete dei Patrioti a cui partecipa anche CasaPound. I collettivi hanno tentato di raggiungere la zona dove si trova la manifestazione dei Patrioti e si sono scontrati con la polizia a più riprese nel parco della Montagnola. A Milano, circa 600 attivisti si sono riuniti a piazzale Cadorna per la consueta manifestazione settimanale a sostegno della Palestina, che viene organizzata ogni sabato dal 7 ottobre dell’anno scorso. Si è inneggiato ai “ragazzi di Amsterdam” che giovedì notte dopo la partita di Europa League tra il Maccabi Tel Aviv e l’Ajax, hanno aggredito dei tifosi israeliani e sono state esposte foto del leader di Hamas Sinwar, ucciso da Israele.
Si scaglia contro il governo il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora chiedere i fondi per l’alluvione. I principali ministri del governo e la presidente del consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti CasaPound. Non andava gestito così l’ordine pubblico, credo che il Ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna”.