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Scontri in Birmania: uccisa bambina di 7 anni

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Una bimba di appena sette anni è stata uccisa dalle forze di sicurezza a Mandalay, in Birmania, nell’ennesimo giorno di violenti scontri. Lo denuncia la famiglia della piccola, secondo quanto riportato dalla Bbc. Il quotidiano locale Myanmar Now scrive che “i militari hanno fatto irruzione nella loro casa, nel quartiere periferico di Chan Mya Thazi, e hanno sparato contro suo padre, ma hanno invece colpito la bambina che si trovava in braccio all’uomo”.

La bambina, che si chiamava Khin Myo Chit, è la più giovane vittima della repressione dei militari. Il fratello di 19 anni è stato arrestato. Intanto oltre 600 persone, che erano state arrestate dalle forze di sicurezza dopo il colpo di Stato militare del 1 febbraio, sono state rilasciate, come rendono noto fonti carcerarie: “Abbiamo rilasciato 360 uomini e 268 donne dalla prigione di Insein. Sono oltre 2.800 le persone arrestate dal golpe che ha rovesciato Aung San Suu Kyi, secondo l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici”.

Gli Usa hanno imposto sanzioni contro ufficiali e unità militari birmane per l’escalation della violenza nel Paese. Nel mirino il capo della polizia Than Hlaing e il comandante dell’ufficio per le operazioni speciali Gen Aung Soe.

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