Scuola: salta il decreto, ci sarà solo un ddl. A rischio le assunzioni per i precari
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Alle 20.45 di ieri Matteo Renzi fa trapelare da Palazzo Chigi la sorprendente novità: il governo varerà solo un ddl – chiedendone l’approvazione in tempi certi – e non più l’annunciato decreto. Va tutto, dunque, dentro un disegno di legge parlamentare, e – afferma il premier – “che Brunetta si assuma l’onere di non far assumere 160 mila precari della scuola”.
“Sono basita”, dice il ministro a chi le annuncia la novità maturata in meno di tre ore, “avevamo messo a posto tutto, con un lavoro di cesello, faticosissimo “. È sconcertata e anche infastidita, Stefania Giannini, che dopo aver digerito nella notte l’ennesimo colpo di scena, proverà a convincere il premier a stralciare dal disegno di legge almeno la parte delle assunzioni degli insegnanti precari: la più attesa dal mondo della scuola.
La probabilità che dietro alla sterzata improvvisa di Renzi ci sia il nuovo corso chiesto da Sergio Mattarella è alta. Lo ha ricordato lo stesso premier, “vogliamo coinvolgere le opposizioni nello spirito del presidente della Repubblica”.
