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Secondo giorno di consultazioni al Colle. Attesi nel pomeriggio Leu, Iv e Pd

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Le Consultazioni al Quirinale, per la crisi di governo entrano nel vivo, con l’arrivo delle prime forze politiche. Nel pomeriggio al Colle Leu, Italia viva e poi il Pd. Domani M5s, Lega, Fi e Fdi.

Se ai presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico è stato chiesto il dettaglio dei numeri parlamentari, Mattarella dai gruppi politici, si apetta non tanto un giudizio sul premier dimissionario, quanto delle intenzioni su chi, potrebbe eventualmente succedergli e soprattutto, con quali programma e maggioranza.

Tra gli scenari al vaglio c’è anche quello del mandato ‘esplorativo‘, rispetto a un perimetro comunque ben definito. Ipotesi tra l’altro messa in campo per primo, proprio da Mattarella.

Al momento M5s, Pd e Leu hanno annunciato che confermeranno Conte, per dar vita a un Governo numero 3. Stessa proposta dovrebbe giungere dal neonato gruppo al Senato, Europeisti-Maie-Centrodemocratico. La consistenza numerica dei componenti di questa coalizione, però, almeno per il momento non garantirebbe la maggioranza assoluta senza il sostegno di Italia viva.

Tuttavia dal segretario Dem Nicola Zingaretti arriva una precisazione: “Non abbiamo nessuna intenzione di chiuderci nelle nostre stanze a cercare un governo a qualunque costo. Non è questa la nostra storia e non è questo che serve alla nazione. Prendiamoci cura dell’Italia e credo che la cura giusta sia un governo di legislatura, europeista, repubblicano, che rilanci lo sviluppo, socialmente giusto e attento agli ultimi. Un governo attento alla salute e al futuro degli italiani. Questa crisi non l’abbiamo voluta noi. Ne avremmo fatto volentieri a meno. Ripeto. L’Italia può e deve guarire”.

La prima forza politica a salire al Colle è il gruppo delle Autonomie. “Abbiamo una preferenza per un eventuale Conte Ter” ha dichiarato Julia Unterberger.

Sostegno all’ex premier anche dal gruppo Misto: “”Abbiamo con molta chiarezza dato la nostra indicazione nel senso del presidente Conte: riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a lui e rinforzare la maggioranza e certamente allargarla su temi molto chiari e per portare a compimento il recovery fund”.

Emma Bonino di +Europa dice invece ‘No’ a Conte e boccia anche la linea del Pd: “incomprensibile l’innamoramento politico per l’ex premier e per il M5s”.

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