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Serie A, Gattuso salva la panchina ad Inzaghi mettendo in pericolo la propria

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Gattuso ed Inzaghi si dividono la posta in una delle partite più brutte da inizio stagione. Un punto a testa che pone il tecnico del Bologna in una condizione migliore

Ultimo posticipo della sedicesima a giornata di Serie A, Bologna e Milan non vanno oltre lo 0-0 nel gelo del Dall’Ara conquistando un punto a testa che serve solo a salvare momentaneamente la panchina di Inzaghi. Per quella di Gattuso ci sarà ancora da aspettare, il tecnico rossonero metto insieme la terza partita consecutiva senza vittoria, tra i pareggi con Toro e Bologna anche la disfatta di Atene contro l’Olympiakos. Al Dall’Ara le emozioni si contano letteralmente, Palacio impegna Donnarumma al minuto 27, poi il portiere rossonero agisce molto bene su Orsolini nella ripresa. Milan che nella ripresa perde addirittura Kessie e Bakayoko in un colpo solo, non per infortunio fortunatamente ma per doppia squalifica: l’ivoriano diffidato si becca un altro cartellino giallo mentre per il francese i gialli sono due nella serata forse peggiore ad inizio stagione. La Fiorentina ringrazia così come la Lazio che può permettersi addirittura di perdere a Bergamo, rimanendo ancora a meno 2 dai rossoneri.

GATTUSO- «Abbiamo fatto una partita mediocre. In attacco abbiamo fatto il solletico. Penso che abbiamo palleggiato in modo sterile. Centralmente dovevamo fare qualche combinazione in più, serviva questo per vincere. Ci è mancata la stoccata. Le palle gol andavano sfruttate meglio. Fiorentina? Vediamo, sicuramente mancano due giocatori importanti. Abbiamo qualche centrocampista in panchina, ci inventeremo qualcosa. Non partiamo sconfitti. Ci teniamo questo punto sapendo che potevamo fare meglio. Abbiamo pareggiato in modo sterile. È difficile quando si gioca con una squadra rinunciataria, lì deve uscire fuori la qualità della squadra».

INZAGHI- «Il Milan fa paura dal campo, soprattutto Suso e Calabria ti saltano sempre. La squadra è stata brava, ci abbiamo provato. Siamo una squadra viva, che lotta. Non prendere gol contro il Milan vuol dire che la squadra c’è. Complimenti ai miei ragazzi perché bisognava essere molto attenti e loro ci sono riusciti. So come lavora la squadra, ero molto tranquillo, più che lavorare non posso fare. Mi auguro che arrivino dei risultati e poi giocare più tranquilli, per migliorare anche in fase di possesso. Ma non aver sofferto contro dei giocatori così bravi è sintomo del fatto che stiamo crescendo. Oggi era importante dare una bella risposta e l’abbiamo fatto. Sono sicuro che con questo spirito e questa voglia ci tireremo fuori presto. Io per ora voglio vincere la sfida Bologna, ma il Milan resterà sempre nel mio cuore».

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