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Serie A, Inter obbiettivo raggiunto: cala il sipario sul campionato più vibrante d’Europa

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Si chiude il campionato di Serie A, tante le emozioni fino all’ultima giornata, dalla qualificazione Champions alla retrocessione tutti i verdetti finali

Appare come un sogno la qualificazione dell’Inter alla prossima Champions League, un sogno per tutto il popolo nerazzurro (dagli addetti ai lavori all’ultimo tifoso), un incubo invece per Stefan De Vrij, in lacrime al termine del match per aver causato il rigore del 2-2, figlio di strano ed incredibile scherzo del destino. Lui che l’anno prossimo giocherà in Champions League proprio con la maglia dell’Inter. La serata nerazzurra è pazzesca, un dramma fino alla metà del secondo tempo per poi esplodere di gioia, prima con un calcio di rigore trasformato da Icardi (come sopra citato), poi con Vecino che dopo una stagione di tutto rispetto si trasforma in eroe, portando l’Inter a compimento di un’opera che rischiava di rimanere pregna solo di qualche colore sbiadito. La firma sul capolavoro ce la mette Spalletti, autore di un quasi passo falso e poi di un balzo da gigante, nel momento più importante della stagione. Di contro Inzaghi crolla ancora una volta nel momento top (ricordiamo l’eliminazione dall’Europa League contro il Salisburgo), al termine di una stagione che sicuramente merita gli applausi da parte di tutti, come ricordato amaramente dal tecnico a fine partita: «Probabilmente dovevamo chiudere il discorso Champions prima e non arrivare a quest’ultima partita. C’è grande rammarico, ma questi ragazzi vanno applauditi. Evidentemente era destino. Una serata del genere ci rimarrà dentro per tanto tempo, ma abbiamo fatto una grande stagione e questo va riconosciuto. De Vrij? Quel fallo è stato un caso. Lo rimetterei in campo altre cento volte. Trovo inopportuno parlare degli arbitri: abbiamo dominato la partita e l’Inter ha fatto tre gol senza far fare una parata a Strakosha. E’ il calcio, evidentemente doveva andare così: evidentemente dovevamo fare qualcosa in più oppure non siamo ancora maturi per determinate partite. Probabilmente meritavamo di andare in Champions, ma alcuni episodi ci sono girati a sfavore. Era dai tempi in cui si vincevano gli scudetti che non si vedeva uno stadio così pieno: è normale che ci sia delusione, ma sono sicuro che questi tifosi si siano divertiti a vedere giocare la Lazio, anche stasera.

Europa League, la quinta classifica è dunque la Lazio, la squadra biancoceleste con rammarico accede direttamente alla prossima fase a gironi, Milan ed Atalanta faranno invece i preliminari, ai bergamaschi 2 turni in più. Fuori la Fiorentina, la Viola si congeda da questa folle stagione nel peggiore dei modi, 5 le reti subite a Milano ma ormai era già tutto finito. Nel limbo, ovvero in quella parte di classifica indifferente a tutto, rimangono Torino, Sampdoria, Sassuolo e Genoa. Si salvano invece Chievo ed Udinese grazie alle vittorie con Benevento e Bologna, così come il Cagliari, forte anche dell’Atalanta per 1-0. Ce la fa anche la Spal ai danni di un Crotone troppo in difficoltà dal punto di vista del calendario. I calabresi retrocedono per soli 3 punti di distacco dai Ferraresi, il minimo indispensabile per salvarsi si è alzato di molto rispetto agli altri anni, a parte Benevento e Verona la lotta è stata ardua e combattuta fino all’ultimo minuto.

TURNO 38: Juventus-Verona 2-1; Genoa-Torino 1-2; Cagliari-Atalanta 1-0; Chievo-Benevento 1-0; Udinese-Bologna 1-0; Napoli-Crotone 2-1; Milan-Fiorentina 5-1; Spal-Sampdoria 3-1; Lazio-Inter 2-3; Sassuolo-Roma 0-1

CLASSIFICA FINALE: Juventus 95; Napoli 91; Roma 77; Inter 72; Lazio 72; Milan 64; Atalanta 60; Fiorentina 57; Torino 54; Sampdoria 54; Sassuolo 43; Genoa 41; Chievo 40; Udinese 40; Bologna 39; Cagliari 39; Spal 38; Crotone 35; Verona 25; Benevento 21

MARCATORI: Icardi 29; Immobile 29; Dybala 22; Quagliarella 19; Mertens 18; Dzeko 16; Higuain 16; Simeone 14; Iago Falque 12; Inglese 12; Lasagna 12; Milinkovic-Savic 12

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