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Serie A: Juventus e Napoli completano l’en plein delle big

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La prima giornata di Serie A va in archivio con tutte vittorie per le prime 8 in classifica della stagione scorsa. Dopo Milan, Inter, Roma, Lazio, Atalanta e Fiorentina, vincono anche Juventus e Napoli. Tris bianconero al Sassuolo all’Allianz Stadium, pokerissimo partenopeo al Bentegodi contro un Verona già allo sbando. Dunque, rispetto agli anni scorsi, nessuna sorpresa in questo primo turno di un campionato reso anomalo dal Mondiale che si disputerà in inverno in Qatar. Le grandi sono partite bene per questo motivo, oppure si è accentuato il divario con le medio-piccole? Il tempo ci farà capire meglio.

Torino: Di Maria-Vlahovic assist e gol. Tutto facile per la Juventus in casa contro il Sassuolo: 3-0. Dopo una partenza sofferta, la squadra di Allegri dilaga: il “Fideo” argentino va a segno al 26′, il serbo firma una doppietta: rigore trasformato al 43′ e raddoppio al 51′ su assist dello stesso Di Maria, poi costretto a uscire per un problema muscolare da valutare nei prossimi giorni. Davanti a 38mila spettatori, pare si siano subito dissolte le nubi che si erano addensate una settimana su Madama, dopo lo 0-4 rimediato in amichevole contro l’Atletico Madrid. La Juve ancora non è bella, ma conserva il suo atavico cinismo da grande squadra. Curiosità: è la prima volta dal suo ritorno a Torino che Allegri vince con 3 gol di scarto.

Napoli, è subito show: 5-2 al Verona, brilla la stella di Kvaratskhelia. Hellas in vantaggio con Lasagna, poi il ribaltone firmato dall’ottimo georgiano e da Osimhen; pareggia Henry e gli azzurri si scatenano chiudendo il conto con le reti di Zielinski, Lobotka e Politano. Dunque, una buona partenza per la compagine di Spalletti dopo le tante critiche alla società per un calciomercato che ha visto partire tre colonne come Koulibaly, Insigne e Mertens. I nuovi arrivati invece sono partiti col piede giusto.

La partita del Bentegodi. Lozano e il nuovo Kvaratskhelia sono stati la chiave di volta per scardinare un Verona che ha pensato soltanto a difendersi, incapace di impostare dal basso, costretto ai lanci lunghi e troppo fragile dietro; anche se gli scaligeri sono stati in partita fino al 2-2 di inizio ripresa. Ma questa Hellas non ha niente a che vedere con la bella squadra di Tudor ammirata l’anno scorso: sono partiti troppi giocatori importanti. Mentre, il Napoli dovrà migliorare in fase difensiva nonostante la buona prestazione di Kim. Da sabato 20 a lunedi 22, nuovo spezzatino agostano. Spicca Atalanta-Milan di domenica 21.

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