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Si celebra oggi il il 76mo anniversario della Liberazione dell’Italia: vigilia costellata da episodi di matrice neofascista

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Si celebra oggi il 76mo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Senza i tradizionali cortei, a causa dell’emergenza coronavirus, staffetta di iniziative online lanciate dell’Anpi. Previste celebrazioni con Mattarella e Draghi all’Altare della patria e al Quirinale.

L’associazione invita “le cittadine e i cittadini a deporre un fiore, alle ore 16, sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste/i e partigiane/i”, ma anche una “staffetta della Liberazione” con una diretta sulla pagina Facebook dell’Anpi con letture, musica, incontri, presentazioni di libri e testimonianze partigiane.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato come di consuetudine all’Altare della Patria a Roma per le celebrazioni. Il Capo dello Stato, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale, ha deposto una corona davanti al monumento ai Caduti in guerra. Il passaggio sulla capitale delle Frecce tricolore ha chiuso la cerimonia. Alla commemorazione hanno preso parte anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nella sua visita al Museo della Liberazione per le celebrazioni del 25 aprile, ha ricordato che “libertà e diritti non sono conquistati per sempre e non sono barattabili con nulla”. “Sono più fragili di quanto si pensi”, ha poi aggiunto il premier.

A Milano alle 15 è stato promosso dal Comitato Permanente Antifascista un presidio in piazza Castello mentre il Museo Nazionale della Resistenza apre online.

Tuttavia la vigilia della Liberazione, è stata anche costellata da episodi di matrice neofascista: svastiche e croci celtiche sono apparse sui muri di Marsala, mentre a Genova su alcune bandiere dell’Anpi sono state vergate delle svastiche.

Nell’avellinese il murale dedicato da Ariano Irpino a Liliana Segre, senatrice a vita, superstite e testimone dell’Olocausto, è stato stato oltraggiato da scarabocchi e dalla scritta, con spray di colore nero, “Dux”. Gli investigatori del Commissariato locale stanno esaminando fotogramma per fotogramma le immagini delle telecamere della videosorveglianza alla ricerca di indizi utili per identificare l’autore o gli autori del gesto. L’opera di street art firmata da Alex Shot, su iniziativa della locale sezione della Fidapa, è stata inaugurata lo scorso 8 marzo, in occasione della festa della donna. Unanime la condanna di associazioni e amministrazione comunale: “Un gesto ignobile – scrive il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza – da condannare senza riserve nella speranza che i responsabili siano individuati e chiamati a risponderne”.

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