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Silvia Romano libera dopo 18 mesi: “Sono stata forte e ho resistito”

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È attesa per oggi alle 14 all’aeroporto romano di Ciampino Silvia Romano, la 25enne volontaria milanese rapita in Kenya il 20 novembre 2018 e liberata ieri, a 30 km da Mogadiscio, in Somalia. “Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia – sono state le prime parole della giovane – sono stata forte e ho resistito”. La cooperante – che era stata venduta a un gruppo jihadista legato ad Shabaab – è stata liberata dopo 18 mesi grazie a una operazione congiunta dell’intelligence italiana, somala e turca. Rientrata in Italia, sarà ascoltata dai pm della Procura di Roma per raccogliere altri elementi utili a far luce sulla vicenda, pm che avevano aperto un’inchiesta per rapimento a scopo di terrorismo.

L’operazione dei servizi di sicurezza esterna è scattata nella notte tra l’8 e il 9 maggio, in collaborazione con gli 007 somali e turchi, in una area fortemente colpita dalle alluvioni e dunque in condizioni molto complicate. Una volta liberata, la ragazza è stata portata in un compound delle forze internazionali nella capitale somala e poi all’ambasciata italiana. Il presidente del Copasir Raffaele Volpi ha fatto un breve accenno alle sue condizioni di salute: “È in forma. Ovviamente provata dallo stato di prigionia ma sta bene”. La svolta per l’epilogo della vicenda risale a gennaio, quando all’intelligence è arrivato un video che dimostrava che Silvia era viva. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la giovane potrebbe essere stata costretta a convertirsi all’islam in seguito a pressioni psicologiche subìte durante la prigionia.

“La notizia della liberazione di Silvia Romano è motivo di grande gioia per tutti gli italiani”, è stato il messaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo l’annuncio della liberazione da parte del premier Conte. Lo “Stato non abbandona nessuno”, ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che oggi sarà all’aeroporto di Ciampino per accogliere la ragazza. “Siamo tutti felici e ti aspettiamo in Italia, la Farnesina è sempre stata in contatto con la tua famiglia”, ha detto il ministro alla ragazza ringraziando tutti coloro che hanno lavorato al suo rilascio.

Prima di essere rapita il 20 novembre 2018, la cooperante milanese lavorava per la onlus marchigiana Africa Milele che opera nella contea di Kilifi, dove seguiva un progetto di sostegno all’infanzia con i bambini di un orfanotrofio. Dopo il rilascio e la diffusione della notizia, molte persone vicine di casa di Silvia Romano a Milano hanno cominciato a festeggiare ai balconi e per strada. “La felicità è talmente grande che scoppia”, ha detto il papà Enzo. “Sono felicissima, frastornata, non me l’aspettavo”, sono invece le parole della madre, che potrà riabbracciare sua figlia dopo 18 mesi, proprio nel giorno della festa della mamma.

Fonte immagine in evidenza: Twitter

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