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Smog record in Cina: scuole e fabbriche chiuse a Pechino

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Allarme rosso per la prima volta a Pechino a causa dello smog che, per il quinto giorno consecutivo, ha toccato livelli record.

Vari i provvedimenti per affrontare l’emergenza: innanzitutto è stato disposto che le scuole restino chiuse dalle ore 7:00 di martedì alle ore 12:00 di giovedì ; previsto lo stop ai cantieri all’aperto, ferme le fabbriche più inquinanti ed, inoltre auto che circoleranno a targhe alterne

Cina e Usa sono i due paesi più inquinanti del mondo, pari al 45% dell’inquinamento globale e, sebbene molti abitanti della capitale cinese circolino con maschere protettive (sulla cui efficacia gli stessi medici esprimono riserve, ndr), sarebbe necessario un intervento risolutore per liberare la città dalla coltre di smog che riduce la visibilità a poche decine di metri.

Il livello delle particelle inquinanti Pm2,5 (le particelle infinitesimali di polveri che sono le più temute perché dai polmoni passano nel sangue ) ha raggiunto un livello 24 volte superiore a quello considerato tollerabile dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ciò sebbene da domenica scorsa le fabbriche siano rimaste chiuse o abbiano ridotto la produzione ed i mezzi pesanti non possano circolare.

Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, la concentrazione di Pm 2,5 nell’aria è accettabile fino a un dato di 25, poi diventa un rischio. A Pechino la media annuale è di 56, quindi oltre il doppio di quella consigliata, con picchi intorno a 400 piuttosto frequenti e di durata lunga, fino a una settimana di seguito.

“Il governo dovrebbe fare qualcosa”, ha dichiarato Yin Lina, una giovane donna che ha accompagnato a scuola la figlia di cinque anni, “ma se la situazione non migliora dobbiamo considerare la possibilità di emigrare”.

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