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Somalia: il posto peggiore in cui far nascere i figli

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Diciassettemila bambini muoiono ogni giorno prima dei cinque anni, per questo Save the children ha stilato un rapporto sulla condizione delle donne-madri, tra 179 paesi, avente ad oggetto una serie di parametri, dalla mortalità infantile alla possibilità di istruzione per le mamme, fino alla presenza di donne in politica.

A dominare la classifica la Norvegia, che risulta così essere il miglior paese nel quale diventare mamme, a seguire Finlandia ( che era prima lo scorso anno), Islanda, Danimarca, Svezia, Olanda, Spagna, Germania, Belgio; L’Austria è undicesima, l’Italia è dodicesima, la Francia è 23esima, la Gran Bretagna 24esima. L’unico paese non europeo a dominare i primi dieci posti della classifica è l’Australia situata al nono posto.

Gli ultimi dieci paesi sono tutti africani, nove teatro di conflitti armati, tra i quali figura la Sierra Leone (169esima assieme ad Haiti), la Repubblica centrafricana e la Repubblica democratica del Congo. Ultima la Somalia.

Gli Stati uniti sono scesi dal 31esimo al 33esimo posto, dietro Giappone, Polonia e Croazia. Secondo il rapporto, le donne statunitensi corrono dieci volte più delle polacche il rischio di morire di parto, con un livello più alto rispetto a tutti gli altri paesi sviluppati.

Anche tra i dieci Paesi in testa alla classifica una donna su 290 perderà suo figlio nei primi cinque anni di vita; una su otto nei dieci paesi a fondo classifica.

Stupisce un dato: Washington ha il record di mortalità infantile tra le 24 capitali più ricche del mondo, con 7,9 decessi su mille nascite contro meno di due a Stoccolma e Oslo. Un dato che conferma come la ricchezza economica non sia l’unico fattore di benessere delle madri.

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