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S&P migliora l’outlook sull’Italia, ma è allarme per la crescita

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L’agenzia di rating Standard & Poor’s migliora la prospettiva sul rating dell’Italia, portandola a “stabile” da “negativa” e mantiene il merito di credito a BBB, allontanando quindi i timori di un avvicinamento ali livello junk, speculativo. Secondo l’agenzia infatti, nonostante le incertezze, le misure economiche intraprese per contrastare la crisi dall’Italia, dalla Bce e dall’Unione europea, “offrono alle autorità italiane un’opportunità per riavviare la crescita economica e per invertire il deterioramento dei risultati di bilancio”.

“Il governo continuerà a sostenere l’economia anche con misure nuove per tutti coloro sulle cui spalle ricade il peso” della recrudescenza dei contagi, commenta il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, per il quale la decisione di S&P conferma “la solidità delle misure eccezionali adottate dal Governo e l’importanza della svolta dell’Unione Europea per contrastare l’emergenza Covid”.

Ma resta l’ allarme per la crescita, con l’Upb che avverte di un “futuro appeso agli effetti della seconda ondata” , prima ancora che per lockdown e coprifuoco locali. La stima di crescita per il 2020 era già peggiore del -9% del Governo, un -10,4%. Ora – si legge nella nota sulla congiuntura di Upb – l’impatto della fiammata dei contagi sulla stima “appena positiva” per il quarto trimestre, porta inevitabilmente al segno meno”.

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