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Spari su un tram a Utrecht: riaperta la pista terroristica, dopo il ritrovamento di un biglietto in arabo

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Ore di tensione per i tanti nodi ancora da sciogliere ad Utrecht. La cittadina olandese, considerata da sempre un centro religioso e sede di una storica università, il giorno dopo la sparatoria su un tram che ha causato tre vittime, si interroga ancora sui motivi del folle gesto del 37enne Gokmen Tanis.

Non è ancora chiaro che cosa cosa abbia spinto l’uomo di origine turca, nato in Anatolia, a salire su quel tram giallo, nel sobborgo di Kanaleneiland e ad aprire il fuoco contro i viaggiatori.

Intanto sono state rese note le identità delle tre vittime: si tratta di Roos Verschuur, 19 anni cameriera al Kwalitaria Delifrance, una paninoteca non lontana dal ruolo dell’assalto, Rinke Terpstra, allenatore 49enne della squadra di Desto e padre di due bambini e un terzo uomo di 28 anni.

Inizialmente la pista terroristica era stata scalzata da quella personale. Gokmen ha infatti un profilo criminale di lungo corso e vita privata burrascosa. Violento, cocainomane, con precedenti per spaccio, tentato omicidio, guida in stato di ebbrezza e oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, il 4 marzo era stato in tribunale per presenziare a un processo in cui rispondeva dell’accusa di stupro. Gli amici raccontano che la situazione è precipitata dopo il divorzio dalla moglie due anni fa. In precedenza l’attentatore aveva vissuto seguendo le indicazioni dell’Islam, facendosi crescere la barba e indossando abiti lunghi. Inoltre in un primo momento si era ritenuto che tra le vittime ci fosse anche una parente del killer. Parentela poi smentita dagli inquirenti.

A far riaprire definitivamente la pista terroristica è stato poi il ritrovamenti di un biglietto scritto in arabo, con il nome di Allah scritto a caratteri cubitali nell’auto usta per la fuga, una Reanault Clio rossa, abbandonata a bordo strada con il motore ancora acceso.

Oggi fiori sono comparsi sul luogo della strage, mentre le bandiere sventolano a mezz’asta e il premier Mark Rutte, ha dedicato la seduta del Consiglio dei all’attentato. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha invece riferito che l’intelligence della Turchia, Paese di cui è originario il sospettato principale, sta “esaminando la questione”. Infine, secondo i media locali, il fratello di Gokmen Tanis è noto ai servizi di sicurezza olandesi per “presunti legami con un gruppo radicale islamico turco”.

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