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Stati Uniti, Trump contro tutti i “nemici”. Nel mirino ora Liz Cheney

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Donald Trump torna ad attaccare i suoi “nemici” politici e questa volta nel mirino è finita Liz Cheney, figlia dell’ex vicepresidente Usa Dick Cheney e membro della Camera dei Rappresentanti per il Wyoming tra il 2017 e il 2023, che nelle scorse settimane aveva appoggiato Kamala Harris oltre ad aver criticato il leader repubblicano soprattutto per il suo coinvolgimento nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Una “stupida”, “cattiva persona” e un “falco da guerra radicale” a cui bisognerebbe sparare avrebbe Trump nei confronti di Cheney, che prontamente ha risposto.

Una risposta dura – c’era da aspettarselo – che non fa sconti. “È così che i dittatori distruggono le nazioni libere. Minacciano di morte i loro oppositori. Non possiamo affidare il nostro Paese e la nostra libertà a un uomo meschino, vendicativo, crudele e instabile che vuole essere un tiranno”, ha scritto Cheney su X, prima di rilanciare l’hashtag #VoteKamala. Le ultime accuse di Trump a Cheney erano arrivate durante un evento elettorale a Glendale. Il candidato repubblicano più volte l’ha attaccata per aver voluto “portare gli Stati Uniti” in guerra mentre era alla Camera. Stesse accuse rivolte al padre, colpevole – secondo Trump – di aver mandato gli Usa in Medioriente quando serviva come vicepresidente, ai tempi di George W. Bush.

Quindi l’endorsement per Harris, con Cheney che non ha mai nascosto la sua poca stima per Trump, presenziando anche a eventi elettorali della sfidante alla Casa Bianca pur essendo da sempre di area repubblicana. Tacciando il tycoon come “pericoloso”, Cheney ha detto che Harris “difenderà la nostra Costituzione” e – anche se “non saremo sempre d’accordo” – ha parlato del suo “cuore sincero”, motivo che la rende “onorata di supportarla”.

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