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Strage Tunisia: l’Italia si difende

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L’Italia innalza le sue difese e vista la minaccia terroristica scatta l’operazione “mare sicuro” che dislocherà navi e aerei nel Mediterraneo per tutelare il Paese. “A seguito dell’aggravarsi della minaccia terroristica, resa di drammatica evidenza anche dagli eventi in Tunisia – ha annunciato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti alle Camere – si è reso necessario un potenziamento del dispositivo aeronavale”.

Anche sul fronte interno si stringono le maglie di intelligence e forze di polizia, che monitorano con preoccupazione i prossimi eventi di grande risonanza mediatica: a cominciare dall’ostensione della Sindone in programma fra un mese a Torino, per proseguire con l’Expo e l’Anno Santo.

C’è anche il massiccio esodo di migranti dalla Libia che sembra destinato ad aumentare con l’arrivo della bella stagione. I Predator e gli aerei da ricognizione consentiranno di avere un quadro di quello che si muove sul terreno, in mare ed in cielo in Libia come in Tunisia.

Intanto gli apparati di sicurezza sono a caccia di informazioni su quello che è successo a Tunisi. Il Comitato di analisi strategica antiterrorismo è riunito in permanenza per analizzare lo stato della minaccia. Si cerca di verificare se qualcuno degli attentatori ha avuto trascorsi italiani. Sono infatti diversi i tunisini che sono stati espulsi e rimpatriati per ragioni di sicurezza nazionale. E l’attenzione ora è stata intensificata sui tunisini ritenuti “interessanti” presenti in Italia: ce ne sono quasi 2000 nelle carceri.

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