Stranieri in Italia: i numeri che smentiscono lʼinvasione
Secondo il “Dossier statistico immigrazione 2018”, elaborato dal centro ricerche della cooperativa Idos in Italia non esiste un’emergenza migranti. Nel nostro Paese ci sono circa 5 milioni di residenti stranieri, con un’incidenza sulla popolazione pari all’8,5%. Dati stabili dal 2013 e più bassi rispetto alla Germania, che conta 9,2 milioni di stranieri e una quota dell’11,2%, e al Regno Unito, dove gli stranieri sono 6,1 milioni, il 9,2%.
Ad aumentare secondo il dossier Idos è invece il numero dei morti in mare che, tra gennaio e settembre 2017, è di 1.728 in tutto il Mediterraneo, di cui 3 su 4 (1.260) nella sola rotta tra Libia e Italia.
Per quanto riguarda la presenza sul suolo italiano i migranti provengono da circa 200 Paesi diversi del mondo. I romeni costituiscono la collettività di gran lunga più numerosa (1.190.000 persone, pari al 23,1% di tutti i residenti stranieri), seguiti da albanesi (440mila e 8,6%), marocchini (417mila e 8,1%), cinesi (291mila e 5,7%) e ucraini (237mila e 4,6%). Queste prime 5 collettivita’ coprono la meta’ (50,1%) dell’intera presenza straniera in Italia. Con l’83,1% di tutti i residenti stranieri, il Centro-Nord continua ad essere l’area che ne catalizza la quota di gran lunga più consistente. Il 10.8% degli stranieri residenti in Italia (557mila individui) si concentra però a Roma, segue Milano con un ulteriore 8,9% (459mila).
Riguardo alla presenza nelle scuole, invece, sono 826mila gli iscritti di cittadinanza straniera nell’anno scolastico 2016/2017, circa un decimo (9,4%) della popolazione scolastica complessiva. Una incidenza in continua crescita, visto che gli alunni figli di italiani vanno sempre più diminuendo (-96.300 in un anno, -1,2%) per il costante calo delle nascite, mentre quelli nati da genitori stranieri vengono gradualmente aumentando (+11.200 e +1,4%), grazie alla maggiore giovinezza e fecondità della popolazione di origine immigrata.
In merito al lavoro, infine, Idos fa notare come la realtà smentisca “la credenza che gli immigrati rubino il lavoro agli italiani”. Dei 2.423.000 occupati stranieri nel 2017 (10,5% di tutti gli occupati in Italia), ben i due terzi svolgono professioni poco qualificate o operaie (nelle quali sono rispettivamente un terzo e un ottavo degli addetti), siano esse nel settore dei servizi, dove i lavoratori stranieri si concentrano per oltre i due terzi (67,4%), o in quelli dell’industria e dell’agricoltura (dove trovano impiego rispettivamente nel 25,6% e nel 6,1%. In particolare, e’ straniero il 71% dei collaboratori domestici e familiari (comparto che impiega il 43,2% delle lavoratrici straniere), quasi la meta’ dei venditori ambulanti, piu’ di un terzo dei facchini, il 18,5% dei lavoratori negli alberghi e ristoranti (per lo piu’ addetti alla pulizie e camerieri), un sesto dei manovali edili e degli agricoltori.