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Svolta immigranti irregolari, Minniti e Gabrielli : Nuovi Cie e più espulsioni

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Con una circolare di due pagine, trasmessa ieri mattina a tutte le Prefetture e Questure del Paese e a tutte le forze dell’ordine, il nuovo ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il capo della Polizia, Franco Gabrielli, annunciano una stagione di tolleranza zero sul terreno dei respingimenti dei migranti irregolari. Come ad ammettere una sincera presa d’atto di un fallimento consumato in questi anni e che arriva proprio nell’ultimo giorno utile dell’anno.

La circolare di Gabrielli fa capire che è cambiata la marcia nella questione migranti. Il piano prevede l’apertura di un centro di identificazione e di espulsione (Cie) in ogni regione. Ma soprattutto un “rastrellamento” capillare nelle città “attraverso una specifica attività di controllo delle diverse forze di polizia” scrive Gabrielli. “Sarà a tal proposito necessario, fornire loro indicazioni specifiche affinché, in caso di rintraccio di detti stranieri, assumano diretti contatti con gli Uffici immigrazione delle Questure territorialmente competenti, cui spetta l’avvio delle procedure di espulsione”. L’idea è di aumentare il numero delle espulsioni dalle attuali 5mila unità a 10mila se non addirittura 20mila.

Obiettivo fondamentale è bloccare il flusso all’origine. E’ per questo che il capo del Viminale Minniti porterà il suo piano in Parlamento e poi inizierà il tour dei Paesi africani coi quali bisognerà raggiungere accordi sui rimpatri. Certamente il pugno sembra essersi indurito rispetto al problema immigrazione ma senza le intese coi Paesi dai quali i migranti partono nessun piano potrà mai essere risolutivo.

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