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Taglio dei vitalizi, il Senato annulla la delibera. Ira di M5s e Pd

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Colpo di coda della commissione Contenziosa del Senato che, a sorpresa, ribalta la decisione del 2018 per il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Non solo, Palazzo Madama dovrà anche restituire quanto tagliato dall’ottobre 2018 – quando il provvedimento fu approvato su forte spinta del Movimento 5 Stelle – a oggi. Tre i voti a favore e due i contrari, quelli dei senatori della Lega, Simone Pillon e Alessandra Riccardi,(ex M5s da poco passata al gruppo di Matteo Salvini).

A confermare la notizia è anche il presidente della commissione, Giacomo Caliendo, senatore di Forza Italia: “La commissione contenziosa del Senato ha accolto in parte i ricorsi e ha annullato la delibera sui vitalizi in alcune parti. Ora aspettiamo di leggere le motivazioni e vediamo se ci saranno eventuali impugnazioni. Non aggiungo altro, visto il mio ruolo”.

Immediate le reazioni alla decisione. Uno dei primi ad insorgere è il capo politico del M5s Vito Crimi: “Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto. E’ uno schiaffo a un Paese che soffre. La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza. Chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?”.

“Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli”, scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

“Tutti contro il Movimento 5 Stelle! Sono schifato ed amareggiato! Noi non molliamo, ma questa gente deve vergognarsi”, è il post del viceministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni.

E fonti del Pd – che in commissione Contenziosa non era rappresentato – fanno trapelare “sconcerto” per la decisione del Senato. “Il Partito democratico è totalmente contrario alla decisione assunta dalla commissione contenziosa del Senato sui vitalizi”, sottolineano le stesse fonti. Poi il tweet del segretario dem Nicola Zingaretti: “Sui vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è la nostra Italia”.

“Come Lega cercheremo di cambiare la decisione” afferma invece il leader del Carroccio Matteo Salvini promettendo che he il suo partito si “opporrà sempre al ritorno dei privilegi”.

Il commissario europeo Paolo Gentiloni affida a un tweet la sua amara ironia: “A volte ritornano. Il mondo aspettava che l’Italia tornasse ad accapigliarsi sui vitalizi”.

Esulta invece Maurizio Paniz, ex deputato di Forza Italia e avvocato che ha difeso la maggior parte degli ex senatori che hanno fatto ricorso: “E’ stato ripristinato lo Stato di diritto. Questa è soddisfazione professionale – dice- ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. E’ un risultato che mi ripaga dell’impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti“.

E cosa succede ora? Lo ha spiegato lo stesso Paniz a Repubblica.it: “Gli effetti sono almeno tre: il Senato può impugnare l’annullamento all’organismo di secondo grado, che in questo caso è il Consiglio di giurisdizione dello stesso Senato. Vanno risarciti gli arretrati, e la Camera potrebbe subire gli effetti di questa decisione”.

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