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Tari “gonfiata”: eccome come verificare se si ha diritto al rimborso

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Sulla Tari “gonfiata” il ministero dell’Economia farà chiarezza e i Comuni dovranno restituire le somme indebitamente ricevute per l’errato calcolo della tassa sui rifiuti. Tuttavia secondo l’Anci – visto l’esborso inatteso e l’obbligo di legge di coprire con la Tari i costi del servizio di nettezza urbana – i Comuni potrebbero chiedere un recupero straordinario per l’ultimo anno, o comunque rimodulare la tassazione per il 2018, in modo che il gettito totale resti invariato. Possibili dunque detrazioni, ma anche aumenti.

Il dipartimento Finanze del ministero dell’Economia «emanerà in tempi molto brevi un documento di chiarimento sulle modalità di corretta applicazione della Tari». Lo riferiscono fonti del Mef, aggiungendo che «sono già previste modalità per chiedere i rimborsi qualora un Comune non applichi la tassa in maniera corretta».

Ma come fare a capire se si ha diritto al rimborso?

Bisogna esaminare la bolletta e guardare nel dettaglio la composizione della tariffa. Se oltre alla dicitura “Domestica – componenti” seguita dal numero effettivo di chi abita in quella casa, sono presenti altre quote con la dicitura “Domestica-accessori” o “Domestica competenze” seguita da un numero di componenti, che in generale è pari a 1, significa che è stato pagato un importo maggiorato. Si può chiedere il rimborso al comune, o all’ente erogante, entro 5 anni dall’accertamento dell’errato pagamento, attraverso una lettera da inviare per raccomandata o tramite mail certificata, allegando gli avvisi di pagamento tari contestata. In caso di mancata risposta o rifiuto si può decidere di procedere per vie legali o presentare ricorso alla commissione tributaria provinciale.

A supporto dei cittadini si sono mosse anche tante associazioni di consumatori come Federconsumatori, Codacons, Adusbef e l’associazione Movimento difesa del cittadino che, ha creato uno sportello ad hoc, chiamato “Sos tari” al quale potersi rivolgere per un aiuto nella fase burocratica o per avere assistenza legale.

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