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Terremoto in Turchia: anche il calciatore Christian Atsu tra le vittime

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Dopo giorni di ricerche e speranze arriva l’epilogo peggiore ed il più temuto sin dall’inizio: il mondo del calcio piange Christian Atsu: il corpo dell’attaccante ghanese ex Everton e Newcastle è stato trovato nelle macerie del condominio in cui viveva ad Hatay, nel sud della Turchia, uno dei centri più colpiti dal terremoto del 6 febbraio. Il giocatore aveva compiuto 31 anni il 10 gennaio scorso e giocava nella squadra locale dell’Hatayspor. Il suo corpo è stato rinvenuto sotto ad una torre di 12 piani, crollata a causa del sisma.

Intanto un incredibile triplo salvataggio ha avuto luogo ad Antakya, dove tre persone sono state estratte vive dalle macerie a 296 ore dal sisma. Ma il bilancio complessivo è drammatico: ha superato i 45 mila morti il numero delle vittime del terremoto del 6 febbraio scorso, secondo un ultimo bilancio pubblicato sul sito della Reuters. Bilancio destinato ad aumentare ulteriormente, con numerosi dispersi ancora sotto le macerie di 264 mila edifici distrutti. Le vittime in Turchia sono 39.672, 5.800 in Siria, da dove da giorni non si hanno notizie.

In queste ore Save the Children lancia l’allarme: “La salute mentale e il benessere di 7 milioni di bambini sono a rischio dopo i devastanti terremoti della scorsa settimana in Turchia e in Siria. Gli psicologi dicono che alcuni mostrano segni di grave disagio, inclusi incubi, aggressività o chiusura”. Per l’Organizzazione internazionale, che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, “I bambini che hanno vissuto eventi estremamente angoscianti o stress ripetuti hanno maggiori probabilità di avere impatti di lunga durata per mesi o addirittura anni a venire, a meno che non venga fornito urgentemente supporto per la salute mentale e psicosociale insieme agli aiuti umanitari”.

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