Terrore a Liegi, l’Isis rivendica l’attacco. La donna ostaggio viva perchè musulmana
Il killer di Liegi era un soldato dello Stato islamico. Con questo messaggio l’Isis ha rivendicato, attraverso un comunicato diffuso dall’agenzia Amaq citata dal Site, la paternità dell’attacco a Liegi, in Belgio, costato la vita a due agenti di polizia e un passante.Intanto, la donna delle pulizie della scuola presa in ostaggio dal killer è stata risparmiata perché musulmana. E’ quanto emerge dalla testimonianza della stessa donna che, anziché scappare, ha chiuso le porte dell’istituto scolastico trovandosi faccia a faccia con Benjamin Herman. “Non ti farò niente, voglio solo far cuocere un po’ quelli là fuori”, avrebbe detto il killer alla donna indicando i poliziotti.
La procura federale inoltre ha confermato che il killer ha urlato più volte “Allah Akbar”. La prima in strada, dopo aver assalito e ucciso le due agenti, e la seconda uscendo dal recinto della scuola dove aveva preso in ostaggio la donna. “I fatti sono stati qualificati come omicidio terroristico e tentato omicidio terroristico”, ha spiegato il portavoce della procura Eric Van Der Sypt. E il giorno precedente alla sparatoria il killer aveva commesso un altro omicidio prima di raggiungere la città nella parte orientale del Belgio. La vittima era un conoscente di Herman e sarebbe stata uccisa a martellate. L’arma sarebbe stata ritrovata nell’auto dell’uomo a Liegi.