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Tria, il ministro dell’Economia esclude patrimoniale e manovra bis

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No alla patrimoniale, no ad una manovra correttiva e si “concettuale” alla flat tax. In questi termini il ministro dell’Economia Giovanni Tria, ospite di “1/2 ora in più”, torna a ribadire la linea del Tesoro a partire dalle rassicurazioni sulla tenuta dei conti pubblici. “Per quest’anno stimiamo una crescita dello 0,2% – dice – ma consideriamo che questo implica una crescita sostenuta già nel secondo semestre di quest’anno, altrimenti non si può raggiungere questo livello”.

Fuori dal tavolo resta dunque, per Tria, l’ipotesi patrimoniale, scenario peraltro escluso anche dall’opposizione dal segretario Pd Nicola Zingaretti. “Sono molto contrario a una patrimoniale – dice il ministro – Colpirebbe al cuore gli italiani e avrebbe un impatto distruttivo su crescita e consumi. Solo parlarne crea incertezza e danno”.

Il ministro, reduce dal vertice Fmi, durante l’intervista di Lucia Annunciata al programma di Rai 3 si è mostrato in linea generale ottimista sulla situazione italiana, prima di tutto evidenziando che oggi “l’immagine dell’Italia non allarma più nessuno”. Secondo il titolare del Tesoro, poi, nonostante la situazione di grande incertezza a livello globale – che potrebbe portare nella seconda parte dell’anno a un rallentamento dell’economia – in Italia non sarà necessaria alcuna manovra correttiva: “Quanto è stato deciso nella Legge di Bilancio .- spiega – verrà attuato senza che questo comporti la violazione degli impegni presi con la Commissione Europea, in termini di deficit strutturale”.

Il ministro è quindi tornato sul tema oggetto del confronto più aspro nei giorni precedenti al varo del Def, la flat tax caldeggiata dalla Lega. Per me concettualmente va bene. Prima di diventare ministro ne ho anche scritto a favore. Ovviamente si deve mantenere quella progressività che è anche nel dettato costituzionale”, chiarisce il numero uno di Via XX settembre, sottolineando che “il problema è di agire attraverso una riforma progressiva”.

Quanto ai dissidi con i partiti che compongono la maggioranza Tria rassicura. “Non c’è stato nessun confronto aspro”, ha detto. “Siamo un governo ragionevole”.

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