22/03/2023

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Trump attacca la Cina sulla diffusione del coronavirus e i media americani sui dati della pandemia

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Nuovo attacco di Donald Trump alla Cina: “Se è intenzionalmente responsabile della pandemia – ha detto – ci saranno conseguenze”. In Usa nelle ultime 24 ore i morti sono 1.891, secondo il report della Johns Hopkins University, mentre sono 732.197 i contagi confermati: è il maggior numero di casi di virus e decessi di qualsiasi Paese del mondo, ma il presidente nel  suo briefing sul coronavirus ha accusato i media di non riportare le statistiche che mostrano come gli Usa stiano avendo risultati migliori a quelli di qualsiasi altro Paese, ad esempio con “il tasso di mortalità  pro capite, il più basso delle nazioni dell’Europa occidentale con l’unica eccezione forse della Germania”.

Nel frattempo è salito a 669 il numero dei marinai della portaerei americana Theodore Roosevelt risultati positivi al coronavirus. Lunedì scorso erano 585, su quasi 5000 uomini che hanno lavorato a bordo. Lo rende noto la Marina militare Usa. Il comandante della nave era stato rimosso per aver rivelato ai media una lettera in cui sollecitava un’azione più decisa del Pentagono contro la diffusione del Covid-19 nella portaerei.

E se sul fronte cinese non si intravedono spiragli di pace, il tycoon manda segnali positivi verso la Corea del Nord annunciando di aver ricevuto “una bella lettera” di Kim Jong-un e di avere “buone relazioni” con lui.

Laboratorio Wuhan nega responsabilità contagio. Pechino continua a difendersi dagli attacchi, soprattutto provenienti dagli Stati Uniti, circa la poca chiarezza mostrata agli arbori dell’epidemia e nega che il virus sia partito da un laboratorio di Wuhan. È “impossibile”, ha detto infatti il direttore della struttura dell’Istituto di virologia deputata alla gestione dei virus pericolosi che si trova della città cinese. “Nessuno dei ricercatori si è infettato – ha detto Yuan Zhiming – e l’intero istituto sta conducendo ricerche in diverse aree correlate al coronavirus”.

L’istituto aveva già respinto la teoria a febbraio, sostenendo di aver condiviso le informazioni sul virus in proprio possesso con l’Oms fin da gennaio. Scienziati cinesi hanno affermato che il virus è probabilmente passato da un animale agli umani in un mercato che vendeva animali selvatici. Ma l’esistenza dei laboratori a Wuhan ha gettato un’ombra sulla città.

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