Tsunami a Sulawesi, sale il numero delle vittime. Caos per gli aiuti
Sale il bilancio del primo sisma e dello tsunami che venerdì scorso ha colpito l’isola di Sulawesi: le vittime sono ora 1.234, 99 i dispersi e 799 i feriti. Gli sfollati sono oltre 61mila.
La maggior parte delle vittime si è avuta nella città di Palu, capoluogo della provincia di Sulawesi centrale. Intanto la terra continua a tremare: due nuovi terremoti hanno colpito, in rapida successione, al largo della costa meridionale dell’isola indonesiana di Sumba.
Un sisma superficiale e moderatamente forte di magnitudo 5.9 ha colpito nella notte, a circa 40 chilometri da Sumba, un’isola di 75mila abitanti. Quindici minuti più tardi, un’altra scossa di magnitudo 6, nella stessa zona, ad una profondità di 30 chilometri.
Quella che è drammatica al momento è anche la situazione degli aiuti, che faticano ad arrivare per via delle cattive condizioni delle strade. A Palu mancano i servizi essenziali, la corrente elettrica funziona a intermittenza, gli approvvigionamenti d’acqua scarseggiano e mancano cibo e medicinali. L’esercito è stato messo a guardia dei pochi negozi aperti e testimoni oculari – tra cui un reporter della BBC – raccontano di tentativi di assalto e saccheggio sedati dai militari con spari nell’aria e lancio di lacrimogeni sulla folla.