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Uccise il figlio di due anni, Alija Hrustic rinviato a giudizio. Tra le accuse anche tortura e maltrattamenti

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Alija Hrustic, il 25enne di origini croate accusato di avere ucciso suo figlio di poco più di 2 anni, è stato rinviato a giudizio. Le accuse sono omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati. Prima di ucciderlo il 22 maggio 2019 a Milano, l’uomo avrebbe seviziato il piccolo per tutta la notte.

Nell’avviso di chiusura indagini si legge che l’uomo ha colpito il bambino con calci e pugni, provocato almeno tre bruciature con l’estremità di sigarette accese, e ha ustionato con una fiamma viva i piedini del figlio. Il pubblico ministero ha anche contestato l’aggravante di avere agito con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato. L’uomo è accusato anche di maltrattamenti nei confronti della moglie e degli altri due figli piccoli. Sono state respinte le istanze presentate dal difensore dell’imputato, tra cui la derubricazione del reato di omicidio volontario aggravato in omicidio preterintenzionale.

Il processo a Alija Hrustic inizierà il 27 aprile davanti alla Corte d’Assise. La moglie e madre del piccolo ucciso era presente in udienza, assistita dall’avvocato Patrizio Nicolò, e si è costituta parte civile. Anche l’imputato era presente.

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