Ucraina, primi passi verso la tregua dopo i colloqui di Riad
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Un primo passo verso la tregua in Ucraina è stato raggiunto con l’accordo sul cessate il fuoco nel Mar Nero e lo stop agli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina. È quanto si apprende nelle ultime ore in seguito ai colloqui di Riad, in Arabia Saudita. Ma Mosca frena, spiegando in una nota che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati.
La Casa Bianca intanto ha diffuso nel pomeriggio di martedì due note parallele sui colloqui avuti a Riad con le delegazioni di Mosca e Kiev in cinque punti. Quattro sono identici, solo uno diverge nelle due versioni: in quello riguardante i colloqui con i russi si parla della possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, nell’altro Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini in mano russa. “Passi nella giusta direzione”, ha commentato il leader ucraino Zelensky che oggi (26 marzo) sarà a Parigi da Macron in vista del vertice dei volenterosi di domani all’Eliseo.
Nel frattempo negli Usa Mike Waltz si è assunto la responsabilità di aver inserito il direttore dell’Atlantic nella chat riservata del Pentagono sugli attacchi agli Houthi. In un’intervista a Fox news il consigliere di Donald Trump ha ammesso di “aver sbagliato” pensando che si trattasse di “qualcun altro” ma ha anche insinuato che Jeff Golberg “in qualche modo sia riuscito a farsi strada nel gruppo Signal”. Waltz sostiene di aver avuto il numero di Golberg sotto un altro nome “per un errore del suo staff”, di cui lui tuttavia “si assume la piena responsabilità. E’ ovvio che non ho visto questo sfigato nella chat”, ha aggiunto il consigliere di Trump riferendosi al direttore dell’Atlantic.