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Ucrainagate: si dimette Volker e i dem accelerano sull’impeachment di Trump

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Accelerazione dei dem Usa sull’impeachment di Trump: i capi d’imputazione potrebbero essere redatti entro la fine di ottobre. Nancy Pelosi, la speaker dem della Camera Usa che martedì ha lanciato la procedura per la messa in stato d’accusa, ha confermato la volontà di andare avanti rapidamente, senza tuttavia fornire scadenze.

Cade intanto la prima testa nell’Ucrainagate: si dimette l’inviato speciale americano a Kiev, Kurt Volker. L’addio è arrivato il giorno dopo la diffusione della denuncia di uno 007-talpa sulla telefonata in cui il presidente americano Donald Trump – nei cui confronti è stato chiesto l’impeachment – chiese a quello ucraino Volodymyr Zelenskyj di indagare sui Biden padre e figlio (Joe e Hunter). Poi il tentantivo di insabbiare tutto.
Volker avrebbe inoltre messo in contatto l’avvocato personale del tycoon, Rudy Giuliani, con un alto collaboratore del leader ucraino.

Lo stesso Giuliani, travolto dalla bufera “Ucrainagate”, ha dichiarato che non testimonierà al Congresso nell’indagine di impeachment senza consultarsi con il tycoon, e ha sostenuto che il suo lavoro dovrebbe essere protetto dal privilegio che tutela i rapporti tra avvocato e cliente. “Alla fine – ha spiegato, chiarendo però di non aver ancora parlato con Trump della possibilità di una testimonianza – se io fossi per il sì e lui per il no, non potrei testimoniare”.

La trascrizione della telefonata del 25 luglio fra Trump e il premier ucraino Zelensky, secondo i democratici, lascia pochi dubbi: ci sarebbe stato un abuso di potere da parte del tycoon quando ha chiesto a Zelensky di indagare sul suo rivale politico Joe Biden, in corsa per la nomination dem in vista delle presidenziali del 2020.

Nel frattempo il New York Times è nella bufera per aver diffuso eccessivi dettagli sull’identità della talpa la cui denuncia ha fatto scoppiare il caso, mettendo a repentaglio la sua incolumità. Per il giornale, si tratta di un funzionario della Cia che in passato è stato in servizio alla Casa Bianca ed è esperto di Ucraina.

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