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Unioni civili: si vota la fiducia. Renzi “Non erano possibili ulteriori ritardi”

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Il ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi pone la questione di fiducia alla Camera sulle Unioni Civili e suscita l’ira delle opposizioni, che volevano proseguire il dibattito.

Dopo l’annuncio del ministro Boschi, Massimiliano Fedriga della Lega, ha preso la parola e ha attaccato i deputati del Pd che avevano applaudito l’annuncio. “Siete servi della gleba – ha gridato – applaudite pur di essere ricandidati”.
“La presidenza deve tutelare le opposizioni – ha detto con voce alterata anche Maurizio Bianconi, dei Conservatori – questo provvedimento è di iniziativa parlamentare, riguarda i diritti civili e mettono lo stesso la fiducia”.

“Questo governo intende il Parlamento come uno zerbino”, ha protestato Alfonso Bonafede di M5s. “Quello che è successo – ha detto Antonio Palmieri, Forza Italia – è una cosa che va oltre tutto quello che abbiamo visto nella storia della Repubblica. Eravamo solo in quattro iscritti, per soli quaranta minuti. Ricordo che Renzi aveva lasciato ai suoi libertà di coscienza. Con la fiducia la libertà se la è presa, spero che al momento del voto ciascuno difenda la coscienza”.

Critica anche la Cei. Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana ha, infatti, commentato “Il voto di fiducia, non solo per questo governo, ma per qualsiasi governo, può rappresentare anche una sconfitta per tutti”. E sul merito della legge: “C’è la necessità che ci sia una politica familiare molto più attenta che metta in conto l’importanza della famiglia costituita da padre, madre e figli. Il ruolo della famiglia non è sussidiario o marginale: la società deve capirlo. Non è un tema che deve stare a cuore solo alla Chiesa, ma a tutti, alla società”.

E a Roma sulle unioni civili esplode il “caso” Alfio Marchini. “Ho detto mille volte che l’amore è sacro e che le leggi si rispettano. A domanda se le celebrerei come ad esempio ha fatto Marino ho detto ‘No'”, scrive su Twitter il candidato sindaco della Capitale.

A poche ore dal voto finale sulle unioni civili, su Facebook il premier Matteo Renzi spiega la decisione di porre la fiducia “Non erano possibili ulteriori ritardi dopo anni di tentativi falliti. In queste ore decisive – prosegue il post del premier – tengo stretto nel mio cuore il pensiero e il ricordo di Alessia (attivista e politica fiorentina morta nel 2011). E questo mi basta. Perché le leggi sono fatte per le persone, non per le ideologie”.

La Camera voterà la questione di fiducia posta dal governo sulle Unioni civili dopo le 14.00. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

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