Usa 2020: Bloomberg verso la candidatura alle presidenziali
2 min readMichael Bloomberg ci ripensa. Il settantasettenne miliardario, per tre volte sindaco di New York e nemico giurato di Donald Trump, sembra intenzionato a buttarsi nella mischia delle primarie democratiche più affollate che mai: dopo aver negato di volerlo fare solo pochi mesi fa. E invece, scrive il New York Times, già nelle prossime ore potrebbe presentare i documenti per candidarsi nello stato dell’Alabama.
Una discesa in campo di Bloomberg sarebbe un terremoto per la corsa dei democratici alla Casa Bianca, già segnata pesantemente dalle indagini per un possibile impeachment del presidente americano. A pagare il prezzo maggiore di una sua candidatura sarebbe l’ex vicepresidente ai tempi di Barack Obama, Joe Biden, il più moderato in corsa. Ma sarebbero tutti i candidati a risentirne, anche Elizabeth Warren: l’ex sindaco di New York è sicuramente visto più di buon occhio da Wall Street, dalla Silicon Valley e anche da molti elettori democratici contrari a una svolta eccessivamente a sinistra del partito.
Bloomberg, afferma il suo consigliere Howard Wolfson, vede Trump come una “minaccia senza precedenti per il Paese” come dimostrano le sue donazioni alle elezioni di meta’ mandato. “Mike è sempre più preoccupato sul fatto che gli attuali candidati non sono ben posizionati” per battere Trump, aggiunge Wolfson. E proprio la platea di candidati non convincenti ha spinto Bloomberg a ripensare alla candidatura, dopo che in marzo aveva annunciato di non voler scendere in campo.
E se la candidata Elizabeth Warren dà il “benvenuto nella gara” a Bloomberg, il senatore Bernie Sanders commenta: “Un altro miliardario sicuramente non rappresenta il cambiamento che serve all’America”.