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Usa-Cina all’Onu: “Ora è troppo, fermate la Corea del Nord”

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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riunitosi oggi ha approvato una bozza di risoluzione con nuove sanzioni in arrivo contro la Corea del Nord. Ad annunciarla è stata l’ambasciatrice Usa Nikki Haley, che ha dichiarato, nel corso della riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che gli Stati Uniti puntano a ottenere il voto sulle nuove misure per lunedì prossimo. “Enough is enough”, “Quando è troppo e troppo”, la misura è colma e per questo gli Stati Uniti hanno sollecitato il Consiglio di sicurezza a imporre “le più dure misure possibili” contro Pyongyang in risposta al suo sesto test nucleare. Le azioni del regime della Corea del Nord mostrano che “sta implorando la guerra”, “la nostra pazienza non è infinita”, ha aggiunto l’ambasciatrice.

Dagli Usa arriva poi un monito: “Chiunque continua a fare affari con la Corea del Nord sta solo aiutando il regime”, ha aggiunto l’ambasciatrice statunitense all’Onu. Un monito che appare rivolto soprattutto alla Cina. “Il programma nucleare della Corea del Nord ha raggiunto una pericolosità senza precedenti – ha detto la Haley – e solo le azioni e le sanzioni più forti possono fermare il regime nordcoreano, che sta pregando per fare la guerra”.

Appello della Cina: La Corea del Nord deve fermare immediatamente le sue azioni, che sono “sbagliate”. E’ l’appello dell’ambasciatore cinese all’Onu intervenuto nel corso della riunione del Consiglio di sicurezza. La proposta “freeze-for-freeze” della Cina dovrebbe essere “valutata seriamente”, ha quindi dichiarato l’ambasciatore cinese. La proposta cinese prevede la sospensione contemporanea del programma nucleare e balistico del regime e delle esercitazioni militari di Usa e Corea del Sud. Inoltre, l’inviato cinese ha chiesto a Pyongyang di tornare “al dialogo”.

L’Italia incoraggia nuove sanzioni: Rimarcando l’importanza attribuita dall’Italia all’unità del Consiglio di sicurezza, il Rappresentante Permanente italiano all’Onu, Sebastiano Cardi, ha incoraggiato i “quindici” all’adozione di ulteriori misure nei confronti di Pyongyang. “Riteniamo che, alla luce delle attuali circostanze, una reazione ferma e determinata da parte del Consiglio sia il giusto corso di azione”, ha detto Cardi sottolineando, d’altra parte, che le sanzioni devono restare uno strumento in una strategia più ampia tesa a una soluzione pacifica e di lungo termine per la penisola coreana e la regione nel suo complesso.

Anche per Francia e Gb servono nuove sanzioni: “Bisogna aumentare la pressione sul regime di Pyongyang e varare nuove sanzioni contro la Corea del Nord, per penalizzare ulteriori settori dell’economia del Paese. Ne va della nostra credibilità”. A chiederlo nel corso della riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu i rappresentanti di Francia e Regno Unito. “La possibilità di un negoziato con la la Corea del Nord non è mai stata così lontana”, ha detto l’ambasciatore francese, mentre il rappresentante britannico ha sottolineato come il dialogo sarà impossibile fino a quando il regime di Pyongyang “non cambierà drasticamente direzione”.

La Russia: “La pace nella regione è in grave pericolo”, “le soluzioni militari” non possono funzionare, bisogna “mantenere il sangue freddo” e agire tramite “canali diplomatici”. Lo ha dichiarato l’inviato russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, alla riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza.

Seul: “Bloccare tutti i fondi verso il regime nordcoreano”. E’ la richiesta al Consiglio di sicurezza dell’Onu fatta dal rappresentante della Corea del Sud, che auspica “una nuova risoluzione con nuove misure più dure che siano proporzionate al livello e alla portata della gravissima minaccia posta da Pyongyang”.

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