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Usa, Commissione 6 gennaio: “Trump al centro del tentato golpe”

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Bennie Thompson, presidente della commissione di inchiesta sul 6 gennaio, ha affermato: “nel 1814 il Campidoglio è stato assalito da una forza straniera”, mentre il 6 gennaio è stato assalito da “nemici interni” su incoraggiamento di Donald Trump. Dura la risposta del portavoce di Trump, Taylor Budowich. “Questa non è un’udienza legislativa, è una produzione televisiva – ha commentato -. Questo circo non catturerà l’attenzione del pubblico e le elezioni sono sempre a novembre”.

Nella sua prima udienza pubblica la commissione d’inchiesta sull’assalto al Campidoglio ha ricordato agli americani quanto accaduto in quel giorno del 2021. Lo ha fatto con nuove immagini inedite raccolte in un filmato di oltre 10 minuti e lo fa con la testimonianza di una degli agenti feriti. Ma anche presentando spezzoni delle testimonianze raccolte a porte chiuse.

La due ore in diretta tv si è aperta con il presidente della commissione di indagine sul 6 gennaio, Bennie Thompson. “Il 6 gennaio e le bugie che hanno portato all’insurrezione hanno messo due secoli e mezzo di democrazia a rischio – ha affermato -. La nostra democrazia resta in pericolo”. Thompson ha sottolineato come “il complotto all’origine dell’assalto” non fosse finto è ha parlato senza mezzi termini di “tentato golpe”. E’ quindi intervenuta Liz Cheney, la nemica giurata dell’ex presidente. La deputata repubblicana ha spiegato che Trump aveva un “sofisticato piano in sette punti” per capovolgere il voto e restare al potere. “Vedrete le prove su ogni punto del piano”, ha affermato ricordando la pressione esercitata dall’ex presidente su Mike Pence affinché rifiutasse il conteggio dei voti elettorali.

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