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Usa: no alla risoluzione Onu contro Gerusalemme capitale

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Continua il braccio di ferro tra Stati Uniti ed Onu per Gerusalemme con i primi sempre più isolati all’interno dell’Organizzazione. Gli Usa hanno bloccato con il veto la risoluzione del Consiglio di Sicurezza elaborata dall’Egitto contro la decisione del presidente Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Nel testo, che ha ottenuto 14 voti a favore, aumentando l’isolamento di Washington, si esprimeva “il profondo rammarico per le recenti decisioni riguardanti lo status di Gerusalemme”.

Gli Usa o Trump non sono stati menzionati direttamente nel documento, che ha espresso “il profondo rammarico per le recenti decisioni riguardanti lo status di Gerusalemme”. Inoltre si afferma che “le decisioni e le azioni che pretendono di alterare lo status della Città Santa di Gerusalemme non hanno alcun effetto giuridico, sono nulle e devono essere annullate in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”.

Il testo ha ottenuto 14 voti a favore, lasciando l’America sola, e scatenando l’ira dell’ambasciatrice al Palazzo di Vetro, Nikki Haley: “Quello che abbiamo visto oggi è un insulto, non lo dimenticheremo”, ha tuonato, dopo che tutti gli alleati occidentali in Consiglio hanno votato a favore. Haley ha ribadito che gli Stati Uniti hanno rispettato tutte le risoluzioni Onu, definendo “altamente deplorevole che alcuni cerchino di distorcere la posizione del presidente”.

Numerose le reazioni al veto. Per l’ambasciatore britannico, Matthew Rycroft, il documento “è in linea con le precedenti risoluzioni del Consiglio”. Mentre secondo il collega francese, Francois Delattre, il testo ha riaffermato che “lo status finale di Gerusalemme può essere solo deciso da israeliani e palestinesi”. L’ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente alle Nazioni Unite, ha dal canto suo sottolineato che “l’Italia ha sostenuto questa risoluzione in quanto riafferma principi consolidati e già sanciti in diverse risoluzioni dell’Onu”.

Intanto il premier Benjamin Netanyahu ha ringraziato Trump e la Haley per il veto, mentre il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki ha già detto che ora si rivolgeranno all’Assemblea Generale Onu.

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